Basket - 7Days Euro Cup: Fiat Torino vs Unics Kazan 72-82

#ILOVETHISGAME: nona sconfitta consecutiva per i gialloblu

Desolante, alquanto desolante.

Sto parlando del ruolino di marcia dell’Auxilium Fiat Torino, in questo scorcio di stagione: otto sconfitte consecutive tra campionato ed Euro Cup, ovvero zero punti in classifica e zero vittorie nella competizione continentale; quart’ultimo posto nella classifica di serie A, frutto di due sole vittorie e cinque sconfitte. Ma non basta.

Ai numeri, che non mentono, aggiungiamo un roster in continuo “aggiornamento”, causa infortuni e tagli: Mc Adoo e Cotton lungodegenti, Taylor e Rudd in probabilissima partenza da Torino, Delfino e Cusin in graduale ripresa da infortuni; senza dimenticare Jaiteh non utilizzabile in Europa, Moore stasera in tribuna e Hobson in arrivo sotto la Mole. Lavori in corso senza fine, quasi come il cantiere della Metro in Piazza Bengasi.

Ma il basket è lo sport più bello, più veloce e più entusiasmante che ci sia: chissà che proprio stasera, contro l’Unics Kazan capoclassifica nel girone, e serio candidato alla vittoria finale in Euro Cup, non avvenga il miracolo. Onore da salvare.

All’andata finì 92-78 per i russi. Stasera, con la speranza di ribaltare il risultato e davanti ad un Palavela parecchio gremito, coach Larry Brown manda in campo per la palla a due: Wilson, Rudd, Carr, Cusin e Poeta.

Apre il match un canestro di Taylor dopo sessanta secondi di gioco.

Primi minuti del primo quarto di grande equilibrio: marcature a uomo strettissime e molto aggressive da parte dei padroni di casa, Cusin in gran spolvero sia in difesa che in attacco, Poeta il solito combattente, Rudd abbastanza inguardabile.

Metà tempo che vede in vantaggio la Fiat 13-6. Bene.

Il coach ruota i pochi uomini a disposizione (in panchina Lorenzo Mittica, classe 2001), i russi cominciano a macinare gioco e a martellare da oltre la linea.

Comunque la Fiat tiene.

Risultato 20-14.

Secondo quarto che comincia esattamente come il primo: primi due punti di Delfino, due tiri liberi, dopo più di un minuto di gioco.

Fiat molto quadrata in difesa, Cusin padrone dei tabelloni, però troppa imprecisione nel tiro.

Imprecisione che non tocca i russi, che, a suon di triple, pian piano riducono il gap (+1 per la Fiat a metà tempo), russi però stranamente imprecisi, che con due palle perse in stile minibasket, permettono ai padroni di casa di riportarsi a +5.

Mc Callum tiene in partita gli avversari con una serie di tiri liberi.

Ma dall’altra parte c’è Delfino, stasera in gran spolvero, implacabile dalla lunetta, che contribuisce, assieme a Cusin, a mantenere i padroni di casa in vantaggio.

Schiacciata di Wilson (assist di Cusin) e canestro di Carr in chiusura di quarto.

Risultato 37-30 (parziale 17-16)

Primo tempo di quantità più che di qualità, da parte della Fiat: poco spettacolo ma tanta sostanza. Nessun calo di tensione, anche per via dei continui cambi voluti dal coach. Squadra quadrata in difesa, ma ancora senza schemi definitivi in attacco. Ci sarà da lavoraare.

I russi sembrano fortissimi, molto ben preparati tatticamente, perfetti nel liberare l’uomo per il tiro da tre (soprattutto dal lato debole), ma in certi frangenti commettono errori imperdonabili in attacco, nel gioco alla mano, dove le palle perse si sprecano.

Ci aspetta un secondo tempo molto interessante, sicuramente di sofferenza.

Terzo quarto che segue il canovaccio dei precedenti: primo canestro dopo un minuto, stavolta da parte degli ospiti.

Ospiti che rientrano in campo molto più determinati rispetto al primo tempo e che si portano in vantaggio di un punto, grazie ad un tiro libero di Henry, dopo tre minuti di gioco.

La Fiat non è quella del primo tempo, parecchio impacciata ed imprecisa, fin troppo fallosa: emblematica del momento, una palla regalata agli avversari sugli sviluppi di una rimessa in gioco (+5 per il Kazan a metà tempo). Non ci siamo.

L’Unics prende il largo e la Fiat non trova le contromisure adeguate (0-18 vergognoso).

Risultato 45-57 (parziale 8-27).

Diciannove punti di parziale sono davver troppi: terzo tempo da dimenticare.

Primi punti di Wilson nell’ultimo quarto, grazie ad un tap-in di rimbalzo.

I padroni di casa sembrano più determinati, ma i russi non mollano, anzi.

Il quarto va avanti stancamente, senza quel guizzo, quel pizzico di “tremendismo”, se mi passate il termine calcistico-granata, da parte dei padroni di casa, che potrebbe ancora rimettere in discussione il risultato.

Un piccolo anelito di vita quando mancano tre minuti al termine, Rudd si sveglia finalmente dal torpore, ma le lunghezze da colmare rimangono dieci.

Improvvisamente la squadra di casa cerca con insistenza il tiro da tre, ma con risultati disastrosi.

La Fiat ci mette impegno, un minimo di grinta, ma la partita è persa. Purtroppo.

Risultato finale 72-82 (parziale 27-25).

Desolante, davvero desolante.

Un terzo quarto davvero da dimenticare, impedisce alla Fiat di centrare la prima vittoria in Euro Cup. Il solito calo di tensione e di concentrazione, che stavolta dura un tempo intero, rovina una prestazione tutto sommato sufficiente, per i tre quarti rimanenti.

Una vittoria che sembrava a portata di mano, ma che è sfuggita ancora una volta, complice la sufficienza e un minimo di spocchia, con cui gli avversari hanno affrontato il primo tempo. Avversari che non hanno potuto fare a meno di approfittare del “regalo”, offerto dai padroni di casa nel terzo quarto.

L’ultimo tempo è solo statistica.

Sugli scudi per i padroni di casa Delfino (MVP del match), Cusin e Wilson, da dimenticare la prova di Rudd, nervoso e falloso; come sempre cuore e cojones il capitano Peppe Poeta.

Dall’altra parte, grande prova di Smith e Mc Collum.

Fiat Torino Auxilium

Wilson 12, Rudd 9, Anumba, Carr 10, Poeta 7, Delfino 19, Cusin 6, Taylor 4, Portannese 5, Mittica.

Coach Larry Brown

 

 

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Articolo pubblicato il 21/11/2018