Il F.C. Torinese 1894 in visita al Museo del Grande Torino e della leggenda Granata di Grugliasco (Torino)

L’iniziativa si svolgerà in occasione della V HALL OF FAME GRANATA nell’attesa di festeggiare il 29 gennaio 2019 i primi 125 anni come squadra di calcio più antica d'Italia

Il 6 settembre di quest’anno, presso la sala conferenze di Palazzo Lascaris sede della Regione Piemonte, si è svolta la presentazione della società Football Club Torinese 1894, nata dalla Asd Talent Scout Italia che ha ottenuto dalla Figc il cambio di denominazione e l’iscrizione in terza categoria. La F. C. Torinese 1894 si appresta a far rivivere i colori oro-neri, nella stagione calcistica 2018/2019 e nella Coppa Piemonte.

L’amico Loris Fiore, in arte Victor Vegan, attore, regista e storico del calcio italiano degli albori nella sua qualità di addetto stampa del F.C. Torinese 1894 comunica che la squadra è stata ospite della puntata dello scorso 19 novembre di “Orgoglio Granata”, programma televisivo dell’emittente locale G.R.P. condotto da Alessandro Costa. Hanno partecipato, con vari giocatori e componenti dello staff, il presidente Sante Squillace e il direttore sportivo Omar Pellegrini.

Il giorno 1° dicembre una delegazione del F.C. Torinese 1894 compirà una visita ufficiale al “Museo del Grande Torino e della leggenda Granata” di Grugliasco (TO), sito in via G. B. La Salle n. 87, in occasione della V HALL OF FAME GRANATA: in questa data, il Museo del Grande Torino inaugura le mostre “Il mondo Vive” in ricordo di Emiliano Mondonico e “Un colbacco granata” per commemorare Gustavo Giagnoni. Riconoscimenti speciali alla memoria saranno conferiti a Emiliano Mondonico, Gustavo Giagnoni e Eugenio Bersellini.

I componenti della delegazione del F.C. Torinese 1894 saranno ricevuti dal Presidente del Museo che li guiderà nell’intero percorso.

Queste iniziative sono molto gradite al F.C. Torinese 1894 che è in attesa di festeggiare, il 29 gennaio 2019, i primi 125 anni di vita che fanno di questa squadra di calcio torinese la più antica d'Italia.

La data è scelta è quella del compleanno di Luigi Amedeo duca degli Abruzzi, nato a Madrid il 29 gennaio 1873, perché questo esponente della Casa Savoia Aosta ebbe notevole importanza nella storia del calcio italiano che ha radici torinesi.

Edoardo Bosio, gentiluomo di origini svizzere e torinese di adozione che, grazie ai suoi viaggi di lavoro in Inghilterra, aveva approfondito la conoscenza di questa nuova attività sportiva, nella primavera del 1887 fece nascere il “Foot Ball and Cricket Club Torino”, dedito all’alpinismo, cricket e al canottaggio nel periodo estivo, al calcio, con i colori rosso e nero, nel periodo invernale: il primo club in Italia dedito alla nuova disciplina sportiva.

Nel 1889 venne costituito un nuovo club dai frequentatori della “patinoire” del Valentino, con la denominazione di “Nobili” e maglia oro-nera a strisce verticali. Dopo una iniziale rivalità, nel 1891 i due club si fusero dando origine alla prima vera società calcistica italiana, il “Foot Ball Club Internazionale” con i colori sociali arancio e nero a strisce verticali, bianconero e granata. La nuova squadra iniziò una intensa attività di partite amichevoli.

Nel 1894, dalla sezione calcio dei pattinatori del Valentino, nacque una nuova realtà, il F. C. Torinese. Il duca degli Abruzzi, appassionato sportivo, che già aveva scelto il colore oro-nero per le maglie dei “Nobili” Torino nel 1889, ebbe l’idea di riutilizzare gli stessi colori nel 1894, anno in cui i “torinesi” della sezione foot-ball dei pattinatori del Valentino iniziarono a giocare applicando le nuove regole del calcio portate da Herbert Kilpin nel capoluogo torinese.

Questo primato della squadra torinese era stato purtroppo dimenticato, anche per la perdita di documentazione e la scomparsa di molti esponenti di quel periodo che ne rappresentavano le “memorie storiche”. A Victor Vegan va il merito di averlo recuperato con le sue ricerche, condotte anche in Inghilterra, mentre al F.C. Torinese 1894 spetta il compito di rinverdire le glorie della squadra che sta facendo rivivere, nel panorama calcistico piemontese.

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Articolo pubblicato il 26/11/2018