Bruxelles - Continuano le stragi di cristiani
Mario Borghezio, Parlamentare europeo della Lega Salvini

Le perplessità del deputato Mario Borghezio (Lega Salvini) sull'operato UE

Ultime dal Parlamento Europeo

 

“La situazione nella Repubblica Centrafricana - denuncia l’eurodeputato Mario Borghezio - rimane fuori controllo in 14 delle 16 province del paese, dove sono ancora i gruppi armati a farla da padroni".

La presenza della missione di peacekeeping dell’ONU non sembra infatti riuscire a contenere gli scontri fra le milizie contrapposte, iniziati nel 2013 e culminati nel recentissimo attentato alla cattedrale di Alindao dove oltre una quarantina di cristiani sono stati uccisi:

"Un conflitto - insiste Borghezio -  che oggi viene alimentato, oltre che dagli scontri etnici e dal fondamentalismo islamico, anche da diversi interessi economici. Secondo stime prudenziali gli sfollati interni sarebbero quasi 700.000, mentre oltre 2 milioni di persone vivono grazie gli aiuti internazionali".

L'Europarlamentare della Lega Salvini conclude, in proposito, sottolineando

"che le istituzioni internazionali, in primo luogo le Nazioni Unite e l’Unione Europea devono impegnare tutte le risorse necessarie nel campo della sicurezza e dello sviluppo per raggiungere una stabilizzazione reale della regione e non soltanto delle fragili tregue temporanee”.

Ma Borghezio tocca anche il delicatissimo tasto che riguarda i traffici ISIS" ed i relativi riciclaggi lanciando l’allarme sul pericoloso fenomeno dei traffici petroliferi dell’ISIS e di altri gruppi jihadisti in Europa presentando una dettagliata interrogazione in cui afferma che

“recenti inchieste dei media hanno rivelato l’esistenza di un fiorente contrabbando di carburante che coinvolge diversi Paesi Membri. Attraverso broker compiacenti, prestanome e società ‘cartiere’ vengono importati illegalmente, soprattutto via mare, carichi di greggio, da raffinare o già raffinato, proveniente da zone gestite da milizie irregolari in Libia o perfino in Siria".

Il carburante riceverebbe spesso certificati di origine contraffatti nel paese di ingresso della UE (come ad esempio Malta) e poi rivenduto alle catene di distribuzione delle cosiddette pompe bianche.

Da ciò rileva e conferma che

“tali operazioni, oltre a provocare un danno erariale valutabile in circa 6 mld nella sola Italia, contribuiscono ad alimentare il riciclaggio di denaro sporco anche attraverso il sistema bancario ed il finanziamento di gruppi fondamentalisti, fra i quali l’ISIS”,

e chiede quali iniziative intenda prendere la Commissione, anche in collaborazione con Interpol, per agevolare le indagini e per intensificare il contrasto a questo pericoloso fenomeno.

Per poi affrontare un altro spinoso argomento:

“Mentre oggi vengono definitivamente smascherati i traffici e le vere intenzioni delle ONG nel Mediterraneo mi  rivolgo a voce alta alle istituzioni europee affinchè tolgano la testa dalle sabbie del buonismo e del politically correct e di prendere atto della realtà".

La Procura di Catania ha disposto il sequestro della nave Aquarius e di 460.000 euro a carico della ONG ‘Medici senza frontiere’ e della sua rete organizzativa, accusata di gravissimi reati contro la salute pubblica. Gli inquirenti hanno appurato infatti che, dal 2017 ad oggi, le navi Aquarius e Vos Prudence, avrebbero sistematicamente ed illegalmente smaltito in diversi porti dell’Italia meridionale oltre 24 tonnellate di rifiuti sanitari pericolosi ad alto rischio infettivo.

"É ormai irrimandabile - conclude in proposito Borghezio - la predisposizione di una seria inchiesta a livello europeo su bilanci, affari, comportamenti e connivenze di queste organizzazioni ‘umanitarie’!

”Riciclaggio, anche attraverso le banche, dei relativi capitali?”

La grave crisi che, ha coinvolto la "Pernigotti", desta forte preoccupazione sul sistema operativo:

“Da tempo - ha detto Borghezio - ci scontriamo a Bruxelles con un sistema normativo che non fa l’interesse delle nostre produzioni di eccellenza e dei nostri lavoratori, ma al contrario ha agevolato le delocalizzazioni selvagge e la colonizzazione commerciale, nel complice silenzio dei passati governi".

Traspare inoltre il dubbio che

"sebbene qualcuno poi finga ipocritamente di scandalizzarsi come nel caso della Embraco, la vicenda della Pernigotti di Novi Ligure si dimostra un caso emblematico su questo tema: nel 2013 infatti l’UE, per ingraziarsi il satrapo Erdogan, ha allentato i controlli sulle nocciole provenienti dalla Turchia che sono da sempre indiziate, come rileva Coldiretti, di un alto rischio di contaminazione da aflatossine. Anche per questo motivo, oggi la nuova proprietà vorrebbe spostare la produzione in Turchia a discapito dei lavoratori e della riconosciuta eccellenza delle nocciole del Piemonte".

Per cui Borghezio ha affermato quanto sempre più vitale per il nostro paese rafforzare il fronte contro le oligarchie dell’UE, in difesa del nostro lavoro, dei marchi storici e delle nostre produzioni di qualità.

Dopo la trovata del doppio libretto per gli studenti che soffrono di disforia di genere (disturbo dell’identità di genere, o per dirla più terra terra agli studenti uomini che si sentono donne e viceversa) l’Università di Cagliari ha rilasciato 12 ‘passaporti europei universitari’ per rifugiati e richiedenti asilo. Un progetto ideato dal Consiglio d’Europa, prontamente sostenuto dal rettore Del Zompo, primo Ateneo in Italia.

Il ‘passaporto europeo universitario’ è un background paper ovvero uno strumento che, tramite la compilazione da parte dei candidati di uno questionario e l’intervista da parte di una coppia di valutatori di titoli, ricostruisce il loro percorso di studio e professionale. Non è un vero passaporto, non sostituisce alcun tipo di documentazione identificativa, non garantisce l’ammissione a un corso di studi né ad alcuna assunzione lavorativa, ma è comunque un documento poichè riporta informazioni affidabili (si presume, diciamo noi) e rappresenta un primo passo verso il mondo del lavoro e la possibilità di proseguire gli studi ed è pensato per facilitare l’inserimento lavorativo dei rifugiati.

"Questa ultima ‘trovata’ del Consiglio d’Europa - ha osservato il Deputato delle Lega Salvini -  come la si metta, rimane uno schiaffo per i nostri studenti che, nel caso manchi loro un qualsiasi documento, devono districarsi tra i dedali della burocrazia universitaria e non godono di alcuna facilitazione per inserirsi nel mondo del lavoro".

 

 

 

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Articolo pubblicato il 25/11/2018