Cagliari Calcio vs Torino FC 0-0

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: squallido pareggio al Sardegna Arena. Ennesima occasione per agganciare la zona Europa League, fallita miseramente

Su certe cose non si scherza, detto forte e chiaro: mister, auguri di pronta guarigione, da parte di tutta la direzione e la redazione di Civico20 News e naturalmente da parte di tutti i tifosi granata.

 

Per quanto possa essere stato critico nei confronti dell’allenatore, e lo sarò ancora nell’eventualità, di fronte alla salute ed alla famiglia, non si accettano battute, mai. Voglio, vogliamo tutti, rivedere presto in panchina Walter Mazzarri. Punto.

 

Detto questo, e ben sottolineato, la partita di stasera al “Sardegna Arena” sarà interessante anche e soprattutto per vedere all’opera l’assistant coach, per dirla in termini cestistici: ovvero verificare se il risultato di Genova sponda Sampdoria, sia stato casuale o meno. Anche perché nel capoluogo ligure, W.M. era presente allo stadio, e tutti sappiamo che esiste un “contatto”, in questi casi, tra tribuna e panchina, anche se vietato dal regolamento. Stasera invece il tecnico è rimasto a Torino, o a San Vincenzo, non è dato di sapere, quindi la preparazione della partita, e la gestione della stessa, è tutta sulle spalle di Nicolò Frustalupi.

 

Nicolò Frustalupi che stasera manda in campo (3-5-2) Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Meïté, Baselli, Soriano, Ansaldi; Belotti, Falque.

Niente tridente neanche stasera, Soriano al posto di “el general“, rientra Meïté dopo la squalifica, Ansaldi dal primo minuto al posto dell’infortunato Ola Aina.

 

Tira vento e spioviggina al “Sardegna Arena“, ma questo non influisce più di tanto sullo svolgersi dell’incontro.

Primo tempo di noia assoluta e totale: nessuna occasione da rete, nessuna azione degna di nota, nessun vero tiro in porta.

Sussulto in pieno recupero, due azioni, una per parte. Ci vuole ben altro.

Unico vero brivido, si fa per dire, dopo venti minuti: Baselli si accascia toccandosi il ginocchio, ma non si rivelerà nulla di grave.

Riprendendo una vecchia battuta di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, ci sarebbe da dire: che noia che barba, che barba che noia.

 

Stesso canovaccio nella ripresa, con il Torino che da piccoli segnali di vita, ma con il Cagliari che si difende in modo ordinato e senza affanni.

A nulla servono i cambi effettuati da Frustalupi: Zaza per Soriano, Parigini per Ansaldi e Lukic per Baselli (infortunato).

I granata, stasera in maglia bianca, si accendono solo a un quarto d’ora dalla fine del match (tiro in diagonale di Belotti, tiro dal limite di Iago e occasione per Zaza); risponde Dessena per gli isolani al ’90, ma il risultato non si schioda dallo zero a zero.

 

Il Torino ha provato a vincere, per carità, ma solo negli ultimi quindici minuti.

Peccato che le partite, di minuti, ne durino novanta.

Ennesima occasione di aggancio alla zona Europa League, fallita miseramente.

Forse non sono queste le partite da vincere. Sarcastico.

Credo non ci sia altro da aggiungere. Putroppo.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 26/11/2018