Continua la caduta della moneta digitale

Crollo del bitcoin che da dicembre ha perso quasi l’80% del suo valore

È vero, ieri il bitcoin ha registrato dei piccoli segni di ripresa, rimbalzando sopra la soglia dei 4.000 dollari che aveva rotto nei giorni scorsi.

Ciò nondimeno, il valore della principale moneta digitale da settembre ha perso il 39%. Senza contare che, in meno di un anno, cioè dai picchi poco sotto i 20.000 dollari ha perso il 78% del suo valore.

Lo stesso quadro lo presenta il mercato delle criptovalute nel suo insieme: a fine 2017 le maggiori 2.000 criptomonete valevano complessivamente circa 820 miliardi di dollari, mentre oggi si aggirano attorno ai 120 miliardi.

Come sottolineano gli esperti, quello delle ultime settimane non è certo l'unico crollo del bitcoin, che in nove anni ha registrato diverse fasi turbolente.

Questa volta però, sembrano crescere le voci secondo cui l'esistenza stessa della stessa criptovaluta sarebbe messa in pericolo. Dopo la febbre speculativa del 2017, la bolla pare definitivamente scoppiata.

Le transazioni in criptovalute, almeno stando ai media, vengono spesso associate a transazioni criminali. Inoltre la tecnologia stessa sottostante non le rende adatte a sostituire il mercato delle transazioni eseguite tramite Visa.

E infine, perdendo di valore, anche la funzione di «riserva di valore» a cui il bitcoin è stato spesso associato sembra perdere di valore.

cdt.ch

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Articolo pubblicato il 29/11/2018