Torino - Violenza sulle donne

Dati e storie in un Convegno

"Molto si parla di violenza di genere, spesso con l'intento di pubblicizzare o denunciare. Molto poco si parla di chi lavora di nascosto senza farsi pubblicità, ma fattivamente opera per sostenere e finanziare anche l'Ente pubblico con donazioni e lasciti per favorire l'assistenza alle vittime senza voce".

Così, l’oncologa Fulvia Pedani, presidente di Fidapa sezione Torino San Giovanni, mercoledì, all’ospedale Molinette, ha aperto il convegno “Quello che sulla violenza e sul maltrattamento non viene mai detto”, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne e in collaborazione, tra gli altri, con FidapaBpw Italy, sezioni di Torino, Torino Est, Pino, Chieri, Torino Valsusa, Zonta Club Torino, Soroptimist Torino, Polizia di Stato, Polizia Municipale e Arma dei Carabinieri.

E’ stata di grande impatto e importante allo stesso tempo, la testimonianza di una vittima che ha voluto raccontare come il ricorso al pronto soccorso dell'ospedale e al Demetra,  il centro supporto e ascolto contro la violenza dell’ospedale Molinette, abbia cambiato la sua vita: oggi può dire:

“Dottore, non mi riconosce? Io sono cresciuta...".

Sono come un fiume in piena le richieste di aiuto che arrivano al Demetra, il centro supporto e ascolto contro la violenza del pronto soccorso dell’ospedale Molinette. Da gennaio ad oggi il centro ha accolto 220 donne vittime di violenza.

"Le richieste saliranno presumibilmente - spiega il direttore Patrizio Schinco -. L’anno scorso sono state in totale 240. Per quanto riguarda le denunce, delle 220 donne solo 30 hanno avuto il coraggio di farla. Mentre sono state inserite nella rete di protezione 20 donne".

Si combatte contro il sommerso, una lotta molto complessa da portare avanti, secondo Paola Fuggetta, commissario della Polizia di Stato della questura di Torino:

"Il 93% delle donne non denuncia la violenza subita, solo il 7% ha il coraggio di farlo e di questa esigua percentuale qualche volta ritratta".

Secondo i dati del Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale di Torino, di via Bologna 74 nel 2017 hanno denunciato per maltrattamenti o atti persecutori fino a 180 donne.

"Sono numeri importanti – spiega il commissario Fabrizio Volpato -. In questo ufficio accogliente le donne vengono accompagnate in una stanza ed è simbolico il  tavolo rotondo, come a voler abbracciare e rassicurare una donna che ha paura e ha bisogno di un grande sostegno. Accanto a queste donne ci siamo noi, uomini e donne, che le mettono a loro agio perché è già un atto formidabile rivolgersi a persone estranee, in tali condizioni".

L’ascolto delle vittime è importante:

"Un buon inizio del procedimento penale inizia dall’accoglienza, dall’ascolto e dalla volontà di entrare in empatia con le vittime da parte di noi operatori"

prosegue Volpato che chiude:

"Ogni storia è a sé e non bisogna giudicarle".

All’incontro erano presenti molte associazioni che nel silenzio, in questi anni, hanno messo a disposizione dell'ospedale risorse per finanziare attività e Borse di studio. E a tale proposito una borsa è stata presentata per un medico che si applichi allo studio ed all'assistenza alle vittime in pronto soccorso e in particolare presso il Centro Demetra.

Altre risorse sono state destinate a generi di conforto per le vittime: Kit sopravvivenza per le pazienti che scappano di casa senza mezzi o risorse. Fidapa, Zonta, Soroptimist, Forze di Polizia, Ordini professionali, Pastorale della Salute: tutti insieme per aiutare la Città della Salute ad assistere vittime di violenza.

Alla fine del convegno il Gruppo musicale "Generazioni" ha portato la sua testimonianza di artisti nell'ospedale.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 29/11/2018