Ricordando Lidia Martorana
Lidia Martorana nel film "Firmamento Nerostellato" (Foto di Victor Vegan)

La cantante di musica leggera era nata a Torino il 1° dicembre 1928

L’amico Victor Vegan mi ha ricordato che in questi giorni ricorreva l’anniversario della nascita della cantante di musica leggera Lidia Martorana, nata a Torino il 1° dicembre 1928. Così, sia pure con un certo ritardo, ho voluto ricordarla ai Lettori di “Civico20news” con queste brevi note.

Lidia Martorana nasce da una famiglia di origine siciliana e, a sette anni, accompagna Beniamino Gigli che si esibisce a Torino.

Nel corso della seconda guerra mondiale, per impulso del Maestro Carlo Prato, forma il Trio Aurora, con Claudia Dell’Aglio e Pina D’Adduzio, formazione che entra presto in rivalità col già affermato Trio Lescano. Quando il Trio Aurora si scioglie, nel 1946, Lidia ne mantiene vivo il nome: incide, come Lidia Aurora, Il mio nome è donna. Riprende il suo vero nome nel 1947 quando partecipa al concorso, indetto dal Radiocorriere, Voci Nuove della Canzone Italiana dove si classifica al secondo posto su 5.200 candidati. Il primo posto lo ottiene il cantante Elio Lotti, nome d’arte di Aurelio Codognotto (Sampierdarena, 1921 – Torino, 2003) che nel 1948 diventa il marito di Lidia. Dal loro matrimonio nasce la figlia Elvira.

Nel 1947 Lidia incide Amore baciami, canzone di strepitoso successo: nei soli primi sei mesi di quell’anno, coi diritti d’autore, procura al compositore Carlo Alberto Rossi quasi un milione e mezzo di lire! Consegue un secondo successo l’anno seguente, con Addormentarmi così. Vittorio Mascheroni è autore della musica su testo di Biri con l’arrangiamento di Pippo Barzizza e questa canzone viene poi interpretata da numerosi cantanti, come Teddy Reno, Luciano Tajoli, Gigliola Cinquetti, Adriano Celentano. Nel 1949, un ulteriore successo: Ma cos’è mai l’amore, scritta dal maestro Vito Vittorio Crocitto.

Lidia si esibisce con le popolarissime orchestre di Gorni Kramer e Pippo Barzizza, ma la sua notorietà è breve. Nel 1950, infatti, inizia a lavorare con Lelio Luttazzi ma già nel 1951 viene esclusa dalla Rai, perché come dichiarerà lei stessa al giornalista Everardo Dalla Noce, «[…] Luttazzi aveva ricevuto una lettera nella quale si ordinava che la Martorana doveva essere allontanata perché quella voce ricordava un misto di americano e di francese».

Gianni Borgna, nella sua “Storia della Canzone Italiana”, scrive che «Lidia Martorana aveva una voce modernissima, calda e sensuale, ed eccelleva tanto nelle canzoni d’amore quanto nell’esecuzione di canzoncine allegre e disimpegnate». Cita come canzone d’amore Addormentarmi così e come canzoncina allegra Che mele (1949), insignificante brano di Gorni Kramer e Tata Giacobetti, che Lidia arricchisce di «malia erotica».

Incide moltissimi dischi con le principali Case discografiche dell’epoca, Cetra e Odeon. Al Concorso Carisch, nel 1954, si classifica al terzo posto con With you, incisa con l’orchestra del maestro Enzo Ceragioli.

Dopo la nascita della figlia, Lidia si ritira dallo spettacolo e partecipa al Maurizio Costanzo Show, negli anni ‘80, soltanto per narrare la sua storia. Torna a cantare negli anni ‘90, quando Paolo Limiti la chiama per uno dei suoi programmi televisivi. Nel marzo del 1992, Guerra o pace, nuovo programma di Costanzo su Canale 5, ha come sigla Il mio nome è donna, cantata da Lidia, che interpreta anche ruoli minori in alcuni film e miniserie televisive girate a Torino.

Nel 2015 pubblica il libro autobiografico “Una voce una vita. Lidia e la storia della canzone italiana” (Neos Edizioni), dove questa protagonista della musica nostrana racconta, con umiltà e simpatia, le soddisfazioni della professione, la sua storia d’amore e il destino che l’ha guidata nel suo percorso, i rapporti con i maestri, i musicisti, i grandi nomi della canzone.

Muore a Torino l’8 agosto 2018, a 89 anni.

Così la ricorda il regista Victor Vegan: «Lidia è stata una grande persona, non solo cantava con l’anima ma era affettuosa nella vita privata e avendola coinvolta sul set de “Firmamento Nerostellato” insieme alla figlia Elvira Codognotto, figlia della cantante e del compianto Aurelio in arte Elio Lotti, altro mito della musica italiana, ho avuto modo di conoscerla maggiormente insieme a Michele Franco e Marco Arciuli e questo ricordo resterà sempre indelebile nel mio cuore e penso condivisibile anche con gli amici attori».

La discografia completa di Lidia Martorana si trova in questo sito:

http://www.ildiscobolo.net/MARTORANA%20LIDIA%20HOME.htm

Foto di Victor Vegan.

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Articolo pubblicato il 03/12/2018