«Sergio Marchionne, storia del manager che ha salvato la Fiat e conquistato la Chrysler», a Cuorgnè (Torino)

Sono tanti i Marchionne che vengono raccontati da Luca Ponzi, caporedattore Rai che per anni ha seguito per Tg1 e Tg2 le vicende legate alla Fiat

«Sergio Marchionne, il manager che ha salvato la Fiat e conquistato la Chrysler», il libro di Luca Ponzi edito da Rubbettino, sarà presentato a Cuorgnè (Torino) il 6 dicembre, alle ore 18:00, presso la ex Chiesa della SS Trinità, in via Milite Ignoto, con l’intervento dell’autore e del sindaco Giuseppe Pezzetto e la giornalista Rai Chiara Pottini come moderatore dell’incontro.

Sono tanti i Marchionne che vengono raccontati da Luca Ponzi, caporedattore Rai che per anni ha seguito per Tg1 e Tg2 le vicende legate alla Fiat.

C’è il Marchionne manager, duro e risoluto, che non esita a scontrarsi con la Fiom e a sbattere la porta di Confindustria, ma c’è anche l’uomo che si commuove quando suona l’inno nazionale e sfilano i carabinieri in divisa e che, nonostante resti ancorato al suo motto «chi comanda è solo», ha saputo trovare l’amore che gli ha cambiato la vita.

Il libro ripercorre il suo arrivo a Torino, allora era un manager sconosciuto al grande pubblico e indossava ancora la cravatta.

La Fiat era sull’orlo del baratro, cassetti vuoti, zero progetti, modelli vecchi, clienti sempre meno affezionati. Marchionne è riuscito a invertire la tendenza, ha giocato una vitale partita con General Motors, facendosi pagare un miliardo e mezzo di dollari per evitare le clausole di un contratto che obbligava gli americani a prendersi la Fiat in crisi, ha conquistato la Chrysler grazie a Obama senza tirar fuori un quattrino.

Ha poi inventato una seconda vita per la Cinquecento, promosso ai vertici giovani manager, ma ha anche messo in garage lo storico marchio Lancia, uno dei più prestigiosi, tanto che ancora oggi nelle parate di Stato il Presidente della Repubblica è a bordo di una scintillante Flaminia, ha venduto il quotidiano La Stampa e spostato la sede legale del gruppo all’estero.

Il libro è ricco di aneddoti che il manager ha personalmente raccontato all’autore durante i 14 anni in cui ha guidato l’industria automobilistica italiana.

Un uomo – Sergio Marchionne - che ha lasciato un segno indelebile non solo in Italia, che ha spronato molti giovani a guardare avanti e che amava ripetere, come è raccontato nel libro «È leader chi ha coraggio, sfida l’ovvio, segue strade non battute, rompe vecchi schemi e chiude con le abitudini consuete».

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 04/12/2018