Stato d’animo di un cittadino torinese, italiano, dopo…

Sono arrabbiata ed ora vi spiego perché!

Perché i sacrifici di una vita, non bastano ad emergere in una società come la nostra, priva di senso civico e bene comune.

Perché vedo una città, Torino, che vorrebbe reagire ed invece soccombe ad un’amministrazione incapace, che più che avere voglia di cambiare, ha voglia di tornare ad un passato provinciale.

Perché vedo la povera gente, quella che ha messo mano ai propri risparmi per poter andare avanti, obbligata a prendere il pullman per bipare e lasciare ferma la propria macchina (euro 4), pur avendoci pagato bollo e assicurazione, per ovviare ai problemi di inquinamento, causato da un sistema di politica lineare.

Perché vedo vincere l’ignoranza e la prepotenza di una informazione incapace di raccontare e raccontarsi, di far trovare la via di mezzo per una mediazione capace di non far prevalere l’interesse degli uni su gli altri.

Perché vedo una società che si sta chiudendo allo straniero, che fa vincere le paure, che crede con la violenza personale di poter avere giustizia.

Perché vedo politici incapaci o capaci di cavalcare le paure, per poter trovare la propria nicchia di mantenimento, a discapito di chi li ha votati per un cambiamento.

Perché le donne sono sempre le vittime e mai i carnefici.

Perché la voglia e la speranza, viene uccisa dal mal costume e dall’intolleranza.

Perché il bel paese viene devastato dai cambiamenti climatici.

Perché viene cacciato un ragazzino disabile dal ristorante.

Perché quando prendo il caffè fuori dal bar mi attende un mendicante.

Perché sono stanca di lottare come Don Chisciotte contro i draghi (i mulini a vento)

Vorrei appunto smettere di essere arrabbiata perché, credo nella bellezza degli esseri umani ed ho fiducia che la bolla di sapone che racchiude questa mia, nostra rabbia esploda e finalmente la politica riprenda il suo cammino civico e democratico del buon padre di famiglia.

 

Arch. Anna Maria Gisondi

OATPPC

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Articolo pubblicato il 06/12/2018