Ultime da Bruxelles - Immigrazione, contagi e Global Compact: temi caldi all'esame del Parlamento Europeo
Foto di repertorio (viyoutube.com)

Ma c'è anche l'allestimento del Presepe realizzato a Palazzo Spinelli

“In Bosnia, da gennaio a novembre 2018, si stima siano entrati quasi 22mila immigrati transitando dall’Albania e dal Montenegro”.

Ce lo riferisce Mario Borghezio nella sua interrogazione indirizzata alla Commissione Europea che ricorda come i gruppi più numerosi sono formati da pachistani, siriani e afghani che stanziano anche nel campo considerato il peggiore d’Europa che si trova, seguendo le indicazioni europee, ad almeno 30 km dal confine.

Insiste ricordando come anche che l’ONU e l’UNHCR ignorino le condizioni in cui si trovano gli immigrati, minori non accompagnati compresi.

Borghezio rileva che

“la Commissione, tra giugno e agosto 2018, ha stanziato più di 8 milioni di euro per sostenere la Bosnia Erzegovina nella gestione e nell’assistenza ai migranti e alla lotta al traffico degli esseri umani”.

Ed a questo punto annuncia di porsi la domanda:

“Come monitora, la Commissione, i finanziamenti per l’immigrazione, concessi alla Bosnia Erzegovina, Paese candidato all’adesione all’UE?

Come intende intervenire per risolvere concretamente quella che sta diventando una situazione umanitaria e di sicurezza ingestibile ai confini dell’UE?”

Per intanto si è svolta una cerimonia molto intensa e partecipata per l’allestimento del presepe presso il Palazzo “A. Spinelli” del Parlamento Europeo a Bruxelles, su iniziativa degli eurodeputati leghisti Mario Borghezio e Danilo Oscar Lancini che hanno coinvolto gli artigiani del presepe tradizionale napoletano di San Gregorio Armeno.

L’iniziativa, che ha richiamato fra il pubblico anche altri colleghi eurodeputati di diversi gruppi e paesi, nonché una folta presenza di funzionari e assistenti, ha visto anche l’inaspettata e graditissima partecipazione del Presidente del Veneto Luca Zaia, in missione presso il Comitato delle Regioni, che ha sottolineato

“l’universalità del presepio, sia come messaggio religioso per i cristiani, che come simbolo culturale ed identitario anche per i non-credenti”.

Dopo l’allestimento, l’Abate Hervé Hygonnét della Fraternité Sacerdotale Saint Pierre ha ricordato l’importanza del simbolo della Sacra Famiglia riunita nel presepe ed ha svolto il rito della benedizione in latino. Al termine, in un’atmosfera di gioia e di raccoglimento, i presenti hanno eseguito alcuni canti tradizionali di Natale, ciascuno nella propria lingua, dal polacco al francese, dal fiammingo all’italiano.

Mario Borghezio ha dichiarato:

“Non abbiamo voluto far mancare all’interno delle istituzioni europee un segno tangibile delle radici cristiane e ricordare quello spirito di pace universale, di fratellanza e di concordia del messaggio cristiano che dovrebbe unirci senza distinzioni di origine, religione, etnia”.

Il Presepe è stato appositamente predisposto dagli artigiani F.lli Capuano, Maestri dell'Arte Presepiale, facenti parte dell'Associazione dei Maestri di San Gregorio Armeno (Napoli).

L’Europarlamentare della Lega Salvini ha altresì preso in esame il grave problema esistente per contrastare il virus dell’HIV dopo che il "luminare" Fernando Aiuti ha rivelato che gli immigrati, soprattutto gli irregolari e i clandestini, rappresentano il nuovo focolaio della malattia.

Infatti secondo i dati del Centro operativo Aids dell’ISS, quasi il 35% delle nuove infezioni riguardano gli stranieri e occorre fare campagne di prevenzione mirate anche agli extracomunitari e sottoporli ai test.

“Con buona pace di chi sostiene che sono gli italiani a contagiare gli immigrati sottolinea Borghezio -  finalmente una voce forte, coraggiosa e autorevolissima, quella del Prof. Aiuti  sposa in pieno quanto sostenuto dalla Lega: tra gli immigrati che arrivano nel nostro Paese ci sono portatori di malattie anche gravi”.

Borghezio ha quindi evidenziato come si renda indispensabile  l’intervento concreto dell’UE per salvaguardare la salute dei suoi cittadini mettendo a disposizioni degli Stati membri di prima accoglienza i fondi necessari perché si possano intraprendere queste cure preventive.

Borghezio ha altresì preannunciato la presentazione al P.E. di una proposta di risoluzione su questo tema.

Definendo poi il Commissario Avramopoulos un replicante di Soros, ha definito non richiesta e non necessaria l’interpretazione del Global Compact con cui insiste nel volerla applicare all’Italia.

“Sembra uscire dalla bocca di Soros”

ha sottolineato Mario Borghezio definendo questo ennesimo pressante intervento il frutto della misteriosa missione svolta dal finanziere mondialista negli ultimi giorni a Bruxelles in una serie di incontri, al solito, ultrariservati.

“Sta di fatto che a Roma, grazie a Salvini, le idee sul Global Compact sono già ben chiare: un programma di puro stampo mondialista per imporre il trasferimento di milioni e milioni di ‘migranti’, che il nuovo diritto internazionale promosso dai ‘padroni del mondo’ vuole imporre come necessari, mentre tali non sono ritenuti né dai popoli, né da un numero crescente di Governi”

ha affermato in conclusione l’Europarlamentare Mario Borghezio.  

 

 

 

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Articolo pubblicato il 09/12/2018