Milano - Esposta l’Adorazione dei Magi di Pietro Vannucci detto il Perugino nella sala Alessi di Palazzo Marino
Pietro Vannucci detto il Perugino: “Adorazione dei Magi”

Il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte si ripete per l’undicesimo anno consecutivo fino al 13 gennaio 2019

“L’Adorazione dei Magi” del Perugino collocata  in Sala Alessi di Palazzo Marino è  posta all’ammirazione del pubblico  fino al 13 gennaio 2019 con ingresso libero. L’evento  promosso dal Comune di Milano e Intesa Sanpaolo - partner istituzionale - con il sostegno della Rinascente.

L’appuntamento si ripete da undici anni ininterrottamente. E’ diventata oramai una tradizione l’incontro con la grande arte, sia per i milanesi che per i turisti che trascorreranno le festività natalizie nel capoluogo lombardo, quella  di poter ammirare un opera d’arte di alto prestigio  come avviene quest’anno con “L’Adorazione dei Magi” del Perugino.

La mostra viene patrocinata dal MIBAC- Ministero per i Beni e le Attività Culturali, coordinata da Palazzo Reale, realizzata insieme alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, e  con il supporto del Comune di Perugia e della Regione Umbria, in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala. L’organizzazione è affidata a Civita. L’esposizione di Palazzo Marino è curata da Marco Pierini (Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria), che grazie a questa iniziativa ha potuto procedere al restauro dell’opera prima di essere trasportata a Milano.

Anche quest’anno a Palazzo Marino - dichiara il Sindaco di Milano Giuseppe Sala - il Natale sarà pieno di bellezza e d’incanto Esporremo in Sala Alessi l’Adorazione dei Magi del Perugino dataci in prestito dalla città di Perugia per il periodo natalizio”.

La grande pala d’altare (olio su tavola 242x 180 cm) è attribuita al periodo giovanile del Vannucci e rappresenta il primo significativo impegno dell’artista a Perugia. Il dipinto venne realizzato per la chiesa  di Santa Maria dei Servi e costituisce  una delle opere più emblematiche pe comprendere gli sviluppi dell’arte italiana nell’ultimo quarto del XV secolo.

“L’Adorazione dei Magi” è in conclusione un’opera complessa e affascinante che riassume tutte le suggestioni  di cui Pietro Cristoforo  Vannucci meglio conosciuto come il Perugino  poté fregiarsi durante la sua realizzazione e in contemporanea  della sua formazione, trascorsa a Firenze nella bottega del Verrocchio, fianco a fianco con quella degli artisti che  sarebbero stati, insieme a lui i più grandi protagonisti dell’arte rinascimentale:  Domenico Ghirlandaio,  Sandro Botticelli, Lorenzo di Credi e Leonardo da Vinci.

La mostra viene accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale ( pp.95 illustrazioni colori) oltre ai saluti istituzionali, vengono riportati saggi di Marco Pierini e Giovanni Morale.

Marco Pierini -  il curatore dell’evento - descrive nei minimi particolari la bellissima tavola immedesimando il visitatore nelle vesti del giovane Perugino. “I personaggi sono divisi in due gruppi: a destra la Sacra Famiglia, a sinistra i Magi con il loro seguito e il pittore. A fare da cerniera, alla metà della tavola   in alto la cometa (che il giovane pittore la vide nel cielo di Firenze nell’inverno 1472) le teste dell’asino e del bue al centro, in basso Gaspare genuflesso. Il paesaggio sulla sfondo a destra si dispone attorno a una distesa di acqua, a sinistra, più selvaggio, è dominato da uno sperone roccioso, un grande albero, una stradina tortuosa che si inerpica in salita, unico possibile accenno al cammino da oriente”.

All’estrema destra, in piedi san Giuseppe assiste all’evento appoggiato al lungo bastone con entrambi le mani. L’aureola, come quelle di Maria e del Bambino, è un disco sottile e trasparente, dalla consistenza vetrosa, racchiuso da un tenue contorno dorato. La Vergine è seduta con il Bambino nudo e benedicente a cavallo della gamba destra. Concentrata sul figlio, non rivolge alcuna attenzione ai visitatori, neppure a Gaspare prostrato al loro cospetto.

Gaspare il più anziano dei Re Magi, è rappresentato come vuole la tradizione nell’atto di rendere omaggio per primo al Bambino, riconoscendolo apertamente come  il “Re  dei Re”. Gli altri Magi  portano il simbolo regale recando sulla sinistra il rispettivo dono: Baldassarre l’incenso in una pisside di bronzo, Melchiorre la mirra in una analoga d’argento.

Baldassarre un po’ più scuro come vuole la tradizione, rivolge lo sguardo  al suo compagno Melchiorre, che sembra molto astratto dagli eventi e molto preso di se stesso.  L’altro saggio di Giovanni Morale riportato nel catalogo edito dalla Silvana Editoriale parla dei Magi, ripercorrendo la tradizione iconografica delle Epifanie cristologiche. Il dipinto non descrive unicamente l’evento dell’Adorazione narrato in soli dodici versetti dell’evangelista Matteo (Mt 2, 1-12), ma soprattutto la manifestazione del Messia a tutti i popoli, rappresentati dai saggi dell’Oriente.

I Magi rappresentano anche le tre età dell’uomo, le tre stirpi, incarnate dai figli di Noè, Sem, Cam e Jafet, capostipiti delle tre razze, e infine i loro doni sono anche il tributo alla Trinità: l’oro al Padre, la mirra alla morte salvifica del Figlio e l’incenso allo Spirito Santo.

Nella foto di copertina: Pietro Vannucci detto il Perugino “Adorazione dei Magi” olio su tavola 242x180 cm. Perugia Galleria Nazionale dell’Umbria

 

Pro Memoria mostra:

“L’Adorazione dei Magi” fino al 13 dicembre 2019. Ingresso libero.

Orari di apertura:Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso ore 19.30) Giovedì dalle ore 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00). Chiusure anticipate 24 e 31 dicembre 2018 ore 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30). Festività 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio aperti dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19,30). Informazioni Tel. 800.167.619 www.comune.milano.it

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Articolo pubblicato il 14/12/2018