Druento ai suoi decorati al Valor militare

Il libro di Federico Cavallero, voluto dal Comune, considera i militari decorati dalle Guerre Risorgimentali alla Resistenza

Questo recentissimo libro di Federico Cavallero, voluto dal Comune di Druento (Torino), viene a ulteriormente arricchire la ricerca già pubblicata dallo stesso autore nel 2009, intitolata «Druento ai suoi caduti e a quelli caduti sul suo territorio dal 1805 al 1979».

Nel libro sono considerati i militari decorati delle Guerre Risorgimentali (1848-1866) e quindi appartenenti - prima del 1861 - all’esercito del regno di Sardegna, che sono in numero di otto. Seguono i militari appartenenti al Regio Esercito insigniti di onorificenze nella guerra Italo turca (1911-1912), in numero di uno, e nella Prima Guerra Mondiale (1915-1918), quelli più numerosi perché ammontano a quindici.

Si registra un solo decorato nella Guerra d’Etiopia (1935-1936) mentre nella Seconda Guerra Mondiale (1940-1943), conflitto per cui sono riportati anche gli appartenenti alla Regia Aeronautica e alla Regia Marina, si contano tre militari.

L’elenco si conclude con il partigiano Monfrino Giuseppe, appartenente al Comitato di Liberazione Nazionale, decorato nella Seconda Guerra Mondiale (1943-1945).

Seguono alcuni elenchi che completano la visione dell’impegno degli abitanti di Druento in occasione delle varie guerre.

Troviamo infatti l’enumerazione dei soldati druentini che hanno partecipato a una o più delle sette campagne dal 1848 al 1870 per l’Indipendenza d’Italia, quella dei druentini che aderirono alla Resistenza (1943-1945) e quella dei residenti a Druento che aderirono alla Resistenza (1943-1945).

Federico Cavallero, che ha prestato servizio militare a Bolzano nella Compagnia Alpini Paracadutisti del IV Corpo d’Armata Alpino, è studioso e ricercatore di storia locale e militare e presiede il Centro Studi e Ricerche Storiche Piemontestoria. Da alcuni anni contribuisce attivamente, coordinando i collaboratori dell’associazione, alla riqualificazione culturale e sociale dello storico quartiere torinese di Borgo Dora. Organizza e illustra mostre ed esposizioni nonché conferenze a tema di valore istituzionale dedicate alla Grande Guerra e alla Giornata del Ricordo.

La sua grande competenza di ricercatore si evidenzia anche dal capitolo “Informazioni tecniche utili al lettore”, dove si esplicitano il metodo di lavoro e le varie fonti che hanno portato all’elaborazione dei profili dei decorati raccogliendo per ogni biografato quante più notizie possibili: sono indicazioni di grande valor che dovrebbero essere sempre adottate per ricerche analoghe in modo da evitare quelle approssimative pubblicazioni redatte da studiosi locali tanto volenterosi quanto sprovveduti.

Molto opportunamente, ai lettori interessati ad ulteriori informazioni, approfondimenti e precisazioni sugli eventi trattati è consigliato di riferirsi direttamente al Centro Studi e Ricerche Storiche Piemontestoria.

Il libro di Cavallero viene presentato nei giorni della celebrazione del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale (4 novembre 1918), «un anniversario particolare nella cui ricorrenza si eleva più alto il senso di riconoscenza per chi si è sacrificato e più ha sofferto per la Patria», come scrive nella sua Presentazione il Sindaco di Druento, dottor Sergio Bussone, il quale dedica, quest’opera «a tutti i Caduti, i Mutilati e feriti, i Combattenti, i loro familiari e a tutte le persone che hanno subito lutti e sofferenze a causa delle guerre in diversi tempi e luoghi: sono essi i primi a desiderare un futuro di pace per oggi e per l’avvenire».

Il libro è stato presentato a Druento, nella serata di venerdì 14 dicembre, presso la Sede degli Alpini, in concomitanza con il Concerto di Natale 2018, organizzato dal locale Gruppo Alpini, con il Patrocinio del Comune e in collaborazione con la Fanfara Montenero della Sezione ANA di Torino.

 

Federico Cavallero

Druento ai suoi decorati al Valor militare

Comune di Druento (Torino), 2018, pp. 144.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/12/2018