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Banche, ONG e Immigrazione all'ordine del giorno della Lega Salvini

In merito alla ventilata ipotesi di fusione tra due importanti istituti di credito quali Deutsche Bank e Commerzbank, rispettivamente la prima e la quarta banca tedesca per asset, l’On. Mario Borghezio ha presentato una articolata interrogazione alla Commissione Europea. rimarcando che “una simile operazione pone numerosi interrogativi”.

“Nel solo 2017 - spiega Borghezio - Deutsche Bank ha chiuso con 500 milioni di perdite ed il titolo è passato da 16 a 7 euro: in caso di fusione, anche per gli alti costi di ristrutturazione, non vi sarebbe una distribuzione di dividendi agli investitori presumibilmente per anni, senza contare il peso dei derivati ad alto rischio per un valore nominale di 48.000 miliardi e le nuove inchieste sul riciclaggio”.

“Attualmente il Governo Federale detiene circa il 15% di Commerzbank - continua Borghezio - ed in caso di fusione si ipotizza un ingresso dello stesso come maggiore azionista di DB per un periodo propedeutico alla fusione di almeno cinque anni”.

In base alle risultanze, il Parlamentare europeo della Lega Salvini chiede alla Commissione come giudichi questa operazione, anche alla luce della normativa europea sul bail-in che fu introdotta per evitare i salvataggi di stato e colpì inesorabilmente i correntisti di diverse banche italiane.

In merito allo scottante tema dei derivati, ha poi presentato un'interrogazione alla Banca Centrale Europea, con le seguenti premesse:

- da uno studio pubblicato dall’autorevole ‘Il Sole24Ore’ risulta che il valore totale dei derivati equivale a 33 volte il PIL mondiale;

- fra i possessori, sostanzialmente le banche, primeggia la Deutsche Bank con 48,26 trilioni e al secondo la Barkley con 40,48 trilioni;

- le banche europee sono le più ‘infettate’ dai derivati, persino rispetto a quelle statunitensi;

- le misure finora adottate per tentare di arginare il fenomeno - leggi il Quantitative Easing - si sono dimostrate totalmente inefficaci, talché due anni fa la Federal Reserve ha deciso di bloccare il Q.E. e la BCE ha già annunciato che lo farà il 31/12/2018.

Pertanto Borghezio chiede

“se non si ritenga di prendere in esame la decisione di procedere, nelle modalità ritenute più opportune, al blocco del rinnovo delle emissioni in corso, vietando contemporaneamente l’emissione dei derivati stessi”.

A margine di tale interrogazione rileva:

“Ho una totale fiducia nel senso di responsabilità di Mario Draghi, ma al contempo ritengo che non si possa procedere ulteriormente con questa ‘politica dello struzzo’ nei confronti del gigantesco problema dei derivati che ha ormai ‘infettato’ tutto il sistema finanziario!”.

Borghezio è altresì ritornato sulla scarsa trasparenza delle ONG ricordando come una recente relazione della Corte dei Conti Europea abbia preso in esame i finanziamenti UE in vari settori (aiuti umanitari, sviluppo, ambiente e cultura) attuati tramite le ONG che consegna una visione inequivocabilmente critica sulla scarsa trasparenza delle ONG, nonché di alcune organizzazioni internazionali.

Secondo la Corte infatti, il sistema attualmente utilizzato per classificare le organizzazioni come ‘ONG’ non è attendibile e la Commissione Europea, che nel periodo 2014 -2017 ha affidato alle ONG spese per 11,3 miliardi, non dispone di informazioni sufficientemente dettagliate su come vengano impiegate le risorse: lo status di ONG è basato su autocertificazioni e le loro procedure di selezione applicate dagli organismi dell’ONU sottoposti ad audit non sono state sempre trasparenti.

Inoltre, specialmente nel caso di reti ONG internazionali e di reti a gestione indiretta, la mancanza di informazioni disponibili ostacola i controlli sulle spese. Per ben cinque dei sei progetti controllati, gli organismi ONU non hanno pubblicato (o lo hanno fatto solo parzialmente) i contratti aggiudicati alle ONG e la Commissione non ha controllato se detti organismi avessero rispettato tale obbligo.

"Si tratta di una disfatta contabile su tutta la linea - conclude Borghezio - per queste organizzazioni dalla gestione e dagli scopi molto opachi, ma è soprattutto un pesante atto di accusa nei confronti della Commissione Europea che le ha coinvolte!"

Sul recente provvedimento del Presidente statunitense Trump a favore delle minoranze perseguitate in Iraq e Siria Borghezio osserva come sia un nuovo fondamentale sostegno per quelle popolazioni, come i cristiani e gli yazidi, che pur custodendo tradizioni religiose millenarie, hanno subito una sistematica minaccia da parte dello Stato Islamico e del fondamentalismo islamico in generale:

"Il Presidente USA non ha avuto timore di parlare di vero e proprio ‘genocidio dei cristiani’ in quella terra martoriata. Si tratta di un monito severo per l'Unione Europea, che a tutt’oggi, mentre risuona ancora l’eco degli spari di Strasburgo, non ha il coraggio di parlare a chiare lettere di terrorismo islamico!”

Ed a margine, Mario Borghezio sottolinea come il Presidente Dell'Unione Africana sia in sintonia con le opinioni da tempo espresse e sostenute dalla Lega Salvini:

“Appare incredibile che siano state ignorate dai grandi media le importanti parole pronunciate dal Presidente dell’Unione Africana, il rwandese Paul Kagame, nell’ambito del recente incontro di cooperazione Europa - Africa".

A margine della visita del cancelliere Kurz in qualità di presidente di turno del Consiglio Europeo, il leader africano ha invitato l’UE a concentrare la propria partnership nel creare un ambiente capace di garantire ai giovani africani sicurezza e lavoro nei loro paesi di origine.

Ha poi affermato che l’Europa è stata travolta dall’ondata degli immigrati perché troppo spesso ha lanciato messaggi di accoglienza indiscriminata, promettendo una vita migliore per tutti e delegittimando di fatto i governi africani. Infine ha ribadito che utilizzando le grandi somme destinate all’accoglienza per creare lavoro e infrastrutture in loco ridurrebbe drasticamente la necessità di cercare opportunità altrove.

"Queste parole - ha insistito Borghezio - dovrebbero far vergognare certi soloni televisivi e professionisti dell’accoglienza- conclude Borghezio - perché riflettono la posizione da sempre sostenuta dalla Lega e dai patrioti sovranisti!”.

Infine ha voluto ricordare l'immagine di  Antonio Megalizzi, simbolo dei più autentici valori europei:

“La figura solare di Antonio Megalizzi, stroncato a soli 29 anni in maniera così tragica, diventa ora un simbolo.

Quello innanzitutto della ‘Generazione Erasmus’ che ha una visione dell’Europa, al di là degli steccati politici ed ideologici, come un’armoniosa comunità di popoli, ispirati da principi di libertà e di tolleranza.

In questa idea di Europa si rispecchia anche la nostra visione.

Onore quindi a questo martire dell’idea europea”.

Borghezio ha infine precisato di aver comunicato all’Aula di Strasburgo che le competenti autorità francesi hanno ufficialmente reso noto che il terrorista era schedato con la ‘fiche’ che caratterizzava i terroristi islamici:

"Nel mio intervento ho richiamato la Commissione Europea a emanare finalmente un quadro completo e severo di misure atte a stroncare il terrorismo islamista che può contare, come affermato dalla Relazione sul Terrorismo, sulla presenza di in Europa di 30.000 ‘guerrieri di Allah’ che ci minacciano nelle nostre città anche nelle celebrazioni delle feste di Natale”.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 23/12/2018