Puntare sulla presenza nel Web per attirare domanda straniera
I prodotti Dop e Igp sono i migliori ambasciatori del cibo italiano nel mondo. È l’esito della ricerca della Fondazione Qualivita sui Big Data relativi al comparto dei prodotti made in Italy. È buona, ma potrebbe migliorare, la presenza in Rete dei produttori e dei consorzi: su circa 822 prodotti Food e Wine IG (Indicazioni Geografiche), 501 hanno un sito ufficiale, 420 hanno un profilo social, tra i quali va per la maggiore Instagram. Un “esercito” di risorse che ha prodotto attività nel Web: le prime 100 Indicazioni Geografiche hanno registrato 2,4 milioni di menzioni nel 2017, coinvolgendo più di un 1 milione di autori e raggiungendo quasi 64 milioni di utenti.
Come spiega Mauro Rosati, Direttore generale della Fondazione Qualivita, su La Stampa di ieri: “le Indicazioni Geografiche si sono confermate come fondamentali punti di sintesi nei vari distretti sia in termini di promozione, sia in termini di esperienze di viaggio” diventando una sintesi che a partire dal cibo, coniuga Turismo, Cultura e Storia.
Ancora una volta si evidenzia l’importanza strategica della Rete. Un ruolo non indirizzato però alla vendita dei prodotti Dop e Igp sul mercato estero, poiché mai un formaggio “di nicchia” potrebbe sostenere una domanda “cinese”, per fare un esempio. Bensì una presenza nel Web finalizzata a far conoscere le realtà territoriali, così da portare nei territori la domanda straniera e generare una positiva ricaduta su tutta l’economia locale.
L.V.C.
(Immagine in copertina tratta da Futuro Europa)
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Articolo pubblicato il 31/12/2018