Artista legato allo spirito patriottico, la sua produzione artistica apprezzata dalla ricca borghesia del capoluogo lombardo
La mostra “Virgilio Ripari. Un pittore a Milano nel secondo Ottocento” voluta dall’Amministrazione Comunale di Asola e organizzata presso il Museo Civico “Goffredo Bellini”, nasce da un’idea di Vincenzo Denti, Gianluca Bottarelli e Mario Lazzari, con il patrocinio del MIBAC, Regione Lombardia, Provincia di Mantova Comune di Bozzolo, aperta al pubblico fino al 27 gennaio 2019.
“Ricostruire la biografia di Virgilio Ripari- scrive nel saggio Gianluca Bottarelli, Laura Malcisi - vuol dire imbattersi in voci spesso contraddittorie a volte inventate, altre ancora più che fantasiose”. Per risalire le origini e le vicende di questo pittore bisogna aggrapparsi ai pochi riferimenti certi, cioè venirsi in aiuto con i registri religiosi e civili, dove si possono attingere documentazioni attendibili. Uno di questi registri è quello dell’Archivio Parrocchiale di Asola, un altro che serve a far luce sulla nascita di Virgilio è quello dell’Archivio Storico del Comune di Asola: in quest’ultimo nel foglio di leva del 1863 si riscontra che Virgilio Ripari venne esentato dal servizio militare, mentre in quello dei residenti del 1867 si apprende che la nascita avvenne a Bozzolo il 9 ottobre 1843, mentre nei documenti della parrocchia della chiesa di Bozzolo è attestato che i genitori di Virgilio si sposarono ben sette anni dopo la sua nascita.
La cittadina di Bozzolo come luogo natio di Ripari e sostenuto anche dall’Archivio Storico dell’Accademia di Brera che vi è registrato il trasferimento ad Asola, quando era ancora giovinetto. La sua bravura nel disegno viene citato in tutte le cronache ma non vi è nessun riscontro che lo attesti, è riportato invece la borsa di studio che il Comune di Asola elargì nella somma pari a 350 lire, una cifra insufficiente per un soggiorno dignitoso nel capoluogo lombardo, costringendo l’artista con una lira al giorno di vivere a stenti e privazioni, ma ha sorreggere questa situazione era la ferrea volontà dell’artista nell’apprendere il mestiere, quindi per studiare a Milano il Ripari venne aiutato dalla nobile famiglia dell’ingegnere Ottaviano Clerici – Bagozzi, dai Terzi e dalla Congregazione di carità. Dall’11 dicembre 1861 all’età di diciotto anni venne ammesso all’Accademia di Brera a Milano, dove incontra come insegnanti Raffaele Casnedi (dal 1856) e Giuseppe Bertini.
Legato allo spirito patriottico del tempo nel 1866 fu tra i primi che si arruolò con Garibaldi per partecipare alla Terza Guerra d’Indipendenza, combattendo a Bezzecca nel Trentino salvò la vita ad un amico. La partecipazione al conflitto gli fece perdere alcuni anni di studio che vennero recuperati immediatamente con un nuovo impeto produttivo.
Ritornato a Milano, vive anni di notorietà gloriosa e la sua produzione artistica trova apprezzamento della ricca borghesia del capoluogo lombardo. Virgilio Ripari rimane attivo con la sua arte sino alla metà degli anni ’90 dell’Ottocento, ad attestare questa piena attività vi è il riscontro della sua partecipazione continuativa alle esposizioni di Brera e la sovente ricorrenza del suo nome sulle pagine della stampa dell’epoca. L’artista muore a Milano l’11 aprile 1902 all’età di 59 anni a causa di una broncopolmonite.
Nella presentazione della mostra scrive il Sindaco della città di Asola Raffaele Favalli e l’Assessore alla Cultura Luisa Genevini:”La comunità di Asola accoglie con orgoglio l’eredità espressiva del proprio concittadino e la promuove per condividerla con una comunità molto più ampia, quale quella che oggi si crea attraverso la comunicazione multimediale un’esposizione pittorica territoriale diviene globale”.
Dunque, il percorso espositivo si articola in quattro sezioni, dislocate al primo piano del Museo Civico. Nella prima sezione troviamo le opere dei pittori dell’Ottocento lombardo che furono maestri del Ripari, quindi il visitatore di imbatte in capolavori degli ultimi grandi esponenti del classicismo accademico come Hayez, Bertini, Casnedi, Trecourt, Diotti e Scuri. La seconda sezione è dedicata ai precursori del movimento della Scapigliatura, con tele di Giovanni Canovali detto il Piccio, Federico Faruffini e Filippo Carcano.
La terza sezione è dedicata al panorama artistico milanese nel periodo di attività di Virgilio Ripari, dal quale la sua arte trovò ispirazione, in mostra dunque troviamo opere di Tranquillo Cremona, Ranzoni, Bianchi, Previati Filippini, Mariani e tanti altri.
La quarta sezione costituirà il nucleo centrale del progetto espositivo, il pubblico potrà ammirare le opere di Virgilio Ripari, con una ricca rappresentanza di tutti i soggetti e tematiche cari all’artista. La pittura di Ripari si libera dalle problematiche sociali o espressive della maggior parte dei colleghi, non cerca esiti intellettuali, ma si propone come veicolo di gusto, in cui è l’estetica stessa il contenuto da trasmettere.
I dipinti selezionati per l’esposizione in prestito provengono da istituzioni pubbliche ed in parte da collezionisti privati.
La mostra è accompagnata da un esauriente catalogo stampato dal Comune di Asola dove vengono riportati saggi di tema storico artistico e tecnico curati da Sandro Baroni, Gianluca Bottarelli, Claudia Cavatorta, Raffaella Colace, Vincenzo Denti, Laura Malcisi, Mario A. Lazzari, Mario Marubbi , e riportate tutte le opere esposte (pp. 127 illustrazioni a colori € 15.00).
Descrizione foto:
Foto Locandina mostra
Foto 1 Virgilio Ripari ”Che bella romanza” Olio su tela cm 100x60 Collezione privata
Foto 2 Virgilio Ripari “Fiori per tutti” Olio su tela cm 110,6x151 Collezione Henri Giannotti Reggio Emilia
Foto 3 Virgilio Ripari “Ritratto di fanciulla” Olio su tela, cm. 65,6x36,5 Collezione privata, Coutesy Galleria dell’800, Milano
Foto 4 Virgilio Ripari “Fiori tra i fiori”Olio sui tela, cm 120x80 Collezione privata
Foto 5 Virgilio Ripari “Fiori” Olio su tela, cm 35x65 Milano, Galleria d’Arte Moderna
Foto 6 Virgilio Ripari “Il mese di Maria” Olio su tela, cm 118x176 Collezione privata,
Per informazioni: 0376 733075 www.comune.asola.mn.it Orari di visita dal lunedì a venerdì 9.00-13.0; lunedì e mercoledì 14,30-18.00; sabato 9-12; domenica 15,30-18,30.
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Articolo pubblicato il 10/01/2019