Alba (CN) - La Fondazione Ferrero registra un nuovo successo di pubblico con la mostra Dada e Surrealismo

Molte opere provenienti dal Museo Bojimans Van Beuningen di Rotterdam sono esposte per la prima volta in Italia

Continua  fino al 25 febbraio 2019 alla Fondazione Ferrero di Alba in strada Vivaro 49 la grande mostra “Dal nulla al sogno Dada e surrealismo dalla collezione del Museo  Boijmans  Van Beuningen’” (ingresso libero)

L’esposizione curata dal professor Marco Vallora  (e posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana) si suddivide in nove sezioni, all’interno delle quali si susseguono capolavori di grande pregio e dal forte impatto. La maggior parte delle opere vengono esposte in Italia per la prima volta  in assoluto.

Per accogliere le stupende opere di Arp, Dalì Magritte. De Chirico, Duchamp, ecc.  le sale della Fondazione Ferrero sono state ridisegnate appositamente dall’Architetto Dario Manassero perché ogni capolavoro  avesse quel giusto risalto e forte  impatto sul visitatore.  Grazie alle opere concesse in prestito dal museo “Boijmans Van Beuningen  sono esposte tre versioni delle “boites”(“scatole”) di Marcel Duchamp (“La Boite vert”, La boite en - valise”. “A l’infinit”).

Dagli anni Trenta Duchamp cessò di essere un’artista, diventando all’apparenza un semplice giocatore di scacchi e, in questa scatole, egli rispose tutta la sua scandalosa “oeuvre”, mosso dall’intento polemico e sarcastico di distruggere l’idea di genio artistico, rimpiazzando la pomposa esposizione museale con una semplice valigetta, pronto a seguire il suo nomadismo costituzionale e la sua  corrosiva ironia.

Rispetto alle precedenti mostre allestite in passato  presso la Fondazione Ferrero di Alba: Morandi, Carrà, Balla, in questa esposizione le preziose  e rare opere provenienti  dalla collezione surrealista del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam  per raccontare il fenomeno Dada e Surrealista vengono esposte  insieme a riviste documenti, fotografie, film e volantini,  per documentare come la rivoluzione del Surrealismo sia fiorita accanto all’eversione Dada, nel cuore dell’Europa, in un momento nero e insensato della sua storia.

Il movimento surrealista nato ufficialmente nel 1924 e guidato perentoriamente dal numero uno André Breton, ha esplorato temi e ambiti come la psicanalisi e l’erotismo – del tutto nuovi alla ricerca artistica, rovesciando, attraverso un gioco serissimo, modelli e aspettative borghesi, influenzando così in maniera bruciante tutte le avanguardie  del XX secolo e inaugurando, un rapporto spregiudicato con la nascente cultura di massa, in particolare grazie alla figura di Dalì.

La parte della mostra dedicata ai sogni simboleggia una sorta di nuovo inizio dopo l’annichilimento e il rifiuto radicale dell’arte perpetrato dai dadaisti. Per questo motivo, la parola “sogno” significa qui libertà, spensieratezza, ma anche introspezione e penetrazione dell’inconscio.

Il Museo Boijmans Van Beuningen  da 170 anni raccoglie opere  straordinarie. L’istituzione museale prende il nome da due importanti  collezionisti  i quali hanno contribuito ad arricchire la collezione con i molti  pregiati capolavori Bosch, Rembrandt, Van Gogh, Dalì.

 La mostra  è accompagnata  da un corposo volume promosso dalla Fondazione Ferrero di Alba curato dal Professor Marco Vallora  edito da Silvana Editoriale (pp.423. illustrazioni bianco nero e colori). La pubblicazione  è una ricognizione a più voci sugli aspetti della storia e dell’azione di Dada e Surrealismo, con indagini letterarie, filosofiche e scientifiche, richiami a figure di progenitori più o meno illustri, saggi e testimonianze di prima mano, improvvise aperture su fatti e vicende biografiche dei protagonisti.

Il libro riporta saggi e interventi di : Giorgio Agamben, Giovanni Amelino Camelia, Marcello Barison, Pietro Bellasi, Alessandro Botta, Maurizio Cecchetti, Andrea Cortellessa, Paolo Fabbri, Marco Enrico Giacommelli, Sergio Givone, Sakia van Kampen - Prein, Valerio Magrelli, Hanneke de Man, David Pigeret, Luigi sansone, Antonella Sbrilli, Marco Vallora, Andrea Zacchinali.

Descrizioni foto:

Foto: Il quadro di René Magritte “La reproduction interdite” (La riproduzione vietata), viene adoperata per la copertina del catalogo della mostra. La tela riporta il collezionista mecenate inglese Edward James ritratto davanti a uno specchio della sua abitazione londinese. Lo specchio appeso sopra al camino della sala da ballo, invece di riflettere il volto, ne mostra la nuca e le spalle.

Foto 1 L’Entrata alla mostra della Fondazione Ferrero di Alba

Foto 2 Joan Mirò “Monsieur et Madame”(Signore e Signora). La scultura eseguita nel 1969 in bronzo dipinto è composta da una coppia si sgabelli: uno rosso con la seduta quadrata su cui è poggiata una forma bianca rettangolare, solcata da un cerchio e una linea; l’altro nero con la seduta tonda su cui è sistemato un uovo giallo. L’interrogativo che nasce davanti a quest’opera “Monsieur et Madame” è immediato tra i due sgabelli rappresentati quale è quello della donna  e quale quello dell’uomo.

Foto 3 Salvator Dalì  1936 “Couple aux tétes pleines de nuages”(Coppia con le teste piene di nuvole) olio su tavola.

 Orari visita mostra:

Giorni Feriali dalle ore 15.00 alle ore 19.00; Sabato e Festivi dalle 10.00 alle 19.00 Chiuso il Martedì. Ingresso Gratuito. Per informazioni e contatti: FONDAZIONE FERRERO 0173. 295259

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/01/2019