Torino. “PER QUESTO”! alla 150-esima replica

Alla "Casa del Teatro Ragazzi e Giovani" il 19 Gennaio.

Il 2019 inizia con un appuntamento che è anche un importante traguardo artistico: Eleonora Frida Mino porta sul palco la 150esima replica di “Per questo”, lo spettacolo su Giovanni Falcone, tratto da romanzo di Luigi Garlando “Per questo mi chiamo Giovanni”.

 

Si tratta di una soirée d’eccezione, che vedrà come ospiti lo stesso autore del libro, Luigi Garlando, e il magistrato Giancarlo Caselli, che alla fine dello spettacolo dialogheranno sul palco con l’attrice.

 

Sono felice e orgogliosa di aver raggiunto la 150esima replica dello spettacolo “Per questo!”. Dal 2012, anno di debutto con la madrina Maria Falcone, ho girato tutta l’Italia con questo progetto teatrale e raggiunto quasi 30 mila spettatori – racconta la Mino –. E’ stata l’occasione per portare, soprattutto a ragazzi e famiglie, un messaggio importante e far conoscere alle generazione più giovani la storia e lo spessore morale di Giovanni Falcone, degli uomini del suo pool e della scorta. E’ una parte della storia e della cultura del nostro Paese importante e purtroppo attuale, che dev’essere conosciuta e capita anche da chi non ha vissuto gli anni ‘90.

Inoltre, è proprio attraverso questa fortunata trasposizione teatrale di ‘Per questo mi chiamo Giovanni’ che mi sono avvicinata, per poi dedicarmici esclusivamente, al teatro per la legalità: a Luigi Garlando e a tutti i teatri italiani che in questi anni mi hanno programmata va la mia profonda gratitudine”.

 

Per Questo

Giovanna è una ragazzina di Palermo. Dopo un episodio di bullismo capitato ad un compagno di scuola, suo papà decide che è arrivato il momento di regalarle una giornata speciale, da trascorrere insieme, per raccontarle la storia di un “certo” Giovanni.

E per svelarle il mistero di Bum, peluche con le zampe bruciacchiate, che la accompagna da quando è nata.

Attraverso le parole delicate della narrazione, incontreremo padre e figlia che esplorano Palermo, e la storia di Giovanni Falcone e del pool anti mafia, dal maxi processo a cosa nostra fino alla strage di Capaci del 1992.

Rievocata nei suoi momenti-chiave, la vita del Giudice s’intreccerà con la storia personale della ragazzina e del suo papà. Giovanna scoprirà cos’è la mafia, che esiste anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi.

 

Spettacolo di: Eleonora Frida Mino, Lucio Diana, Davide Viano. Con: Eleonora Frida Mino. Collaborazione alla messa in scena: Roberta Triggiani. Luci e scene: Lucio diana e Eleonora Diana.

 

 

L’appuntamento alla Casa del Teatro sarà doppio: oltre alla serata del 19 gennaio, la mattina e la sera del 18 gennaio, Eleonora porterà in scena il nuovo progetto “Le Ribelli”, un’antologia che racconta le figure femminili che più hanno caratterizzato la trilogia “Antigone 3.0, le donne che hanno sfidato o scelto la mafia”.

Un viaggio ideale per comprendere il binomio donna/mafia, raccontato dall’attrice (coautrice con Roberta Triggiani), con l’ausilio visivo della pittrice Giulia Salza e musicale del musicista Matteo Castellan.

 

 

Le ribelli, donne contro o per la mafia

Le tematiche sono: essere figlia, madre, la carriera. Le protagoniste nel dettaglio sono:

Emanuela Loi, agente di Polizia e scorta di Paolo Borsellino e prima donna poliziotto a restare uccisa in servizio; Maria Stefanelli, testimone di giustizia, che visse in fuga, braccata dalla famiglia del marito il boss Francesco Marando per aver deciso di fuggire e salvare la figlia dalla violenza della ‘ndrangheta; Lucia Riina, figlia del boss Salvatore Riina; Giovanna Cannova, che rinnegò la figlia Rita Atria, perché la giovane scelse di diventare testimone di giustizia e di lasciare la “famiglia” mafiosa.

 

Per informazioni sulle date e sul programma consultare il sito www.eleonorafridamino.com

 

 

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Articolo pubblicato il 14/01/2019