Savigliano (CN) - Per le armonie della memoria 2019 "Flamenco Nuevo"

Presso l'Auditorium della Croce Nera

Seguendo principi di progettazione ormai collaudati ed accolti dal favore di un pubblico numeroso ed attento, la stagione artistica 2019 delle “Armonie della Memoria” di Savigliano si snoda dal fino al 12 aprile all’insegna della varietà propositiva sostenuta da scelte oculate per il parco interpreti.

 

Dalla musica colta al rock, dall’orchestra al recital solistico, dal nome circondato di fama allo spazio per i giovani strumentisti, l’armonia si realizza in primis nell’equilibrata distribuzione dell’offerta concertistica, peraltro dislocata in sedi prestigiose, come la splendida sala affrescata di Palazzo Taffini, di forte impatto visivo e sostenuta da accurate modalità di ospitale accoglienza.

 

E se tutto il patrimonio dell’arte, nell’età dell’effimero, rivendica la memoria culturale a sostegno ineludibile dell’identità individuale e sociale, la memoria storica incontra un evento eccezionale all’interno del presente calendario, affidando al celeberrimo Coro della Sat di Trento l’appuntamento con gli anniversari della Prima Guerra Mondiale.

 

Proprio dalle melodie ascoltate in quegli anni di povertà, miseria e sofferenza cominciava infatti l’avventura musicale dei fratelli Pedrotti, destinata ad una fortuna planetaria. E ancora si dice e s’ascolta di guerra e d’amore, nonostante tutto, nelle pagine di Etty Hillesum, diario d’olocausto, per il reading di Ubaldo Rosso ed Elena Zegna in occasione della giornata ufficiale “della memoria”.

 

Storie diverse, ma sempre dentro la storia, il calendario dispone quindi una ridda di serate tutte imperdibili, per il gusto di festeggiare all’italiana il Capodanno con le immortali melodie di Verdi, per riscaldare il cuore nel freddo inverno con il clima mediterraneo di tanghi argentini, per rifugiarsi nei fumosi bistrot della belle-epoque non solo parigina, per sognare al ritmo sensuale del flamenco spagnolo.

 

A soddisfare esigenze di altro impegno estetico si guardi infine alla musica da camera, dentro le locandine  “per i giovani” al Museo Civico, con i capolavori del quartetto d’archi firmati da Mozart o Janacek, oppure ai preziosismi inediti del trio inconsueto flauto, clarinetto e chitarra, o ancora al pianoforte (all’Auditorium della Croce Nera), sicuro approdo, tra Bach, Schumann e Chopin, per gli inguaribili eterni romantici.

 

Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 19 gennaio 2019 alle ore 21 all'Auditorium M. Salvagno (Croce Nera).

 

Sul palco lo spettacolo:

 

FLAMENCO NUEVO

 

Jose Salguero cante

Riccardo Garcia Rubi, Sergio Varcasia chitarra   

Dario Carbonelli, Michela Mancini, Federika Lovisi Roca, Virginia Colella baile  

Attilio Celona, Gabriele Gagliarini cajon   

 

La musica e la danza Andalusa, formata dal “cante” e “baile” sono la Spagna del Flamenco, gioia e dolore in un linguaggio intimo e privato che si esprime ritmicamente, attraverso il battito dei piedi sul terreno e delle mani nello spazio, acquisendo aspetti arcani d’un ritualismo magico e arcaico.

 

Canto e danza, con il suono semplice e tradizionale di chitarra e cajon, trasmettono emozioni in una forma di spettacolo unico e originale. La compagnia «Flamenco Nuevo» diretta da Dario Carbonelli, titolare della scuola romana «Spazio Flamenco», nata dalla volontà di creare un gruppo di lavoro capace di rappresentare il flamenco nella sua forma più completa e rispettosa della tradizione, guarda anche all’evoluzione del linguaggio artistico in una prospettiva di continua trasformazione, consona all’originaria auralità del prodotto.

 

La proposta “racconta” così vari palos (stili) del flamenco dalla struttura più profonda (Seguiriya) alla più leggera (Alegrias, Tango) per arrivare allo stile di provenienza latino americana (Guajira).

 

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Articolo pubblicato il 18/01/2019