Novara - L’arte applicata nelle cartoline spartiti musicali menů libri per infanzia veri gioielli su carta raccontati in un pratico volume

La donazione dell’archivio dei disegni – gioielli della nota ditta gioiellieri Rota di Valenza Po

Il volume curato da Walter Fochesato e  Riccardo Massola “Gioielli su Carta”(pp.82 immagini a clori €20.00) edito dalla casa editrice Interlinea di Novara ( foto copertina libro), porta il lettore nel mondo della bellezza, prendendo in esame le opere di piccolo formato, nate per essere riprodotte ed avere una circolazione più o meno vasta, questi oggetti sono veri “gioielli su carta” capaci di far sognare chi li osserva. Sono gioielli disegnati su cartoline, locandine, copertine, pagine di periodici che talvolta, fiammeggiando, s’impongono all’occhio di chi li guarda e altre volte tendono a sfuggire e si nascondono, quando spille o diademi si mescolano alle vesti e si rendono quasi indistinguibili.

Ma esistono anche, negli archivi delle aziende orafe, disegni di gioielli che raccontano la storia di persone oggetti d’arte che insieme danno valore al lavoro e alla creatività di generazioni, alimentando un immaginario collettivo legato, all’oro che ha Valenza come capitale italiana.

Il libro riporta, proprio un’interessante  intervento di Maria Grazia Molina con il saggio “l disegni storici della ditta Rota & C” di Valenza Po, narrando questi archivi. Negli anni novanta del secolo scorso l’Associazione Amici del Museo D’Arte Orafa, su interessamento di Maria Grazia Manenti,  ricevettero dal figlio Dario Rota il corpus delle carte intestate della fabbrica dei gioiellieri  Rota & C fondata dal padre Costantino Rota (foto 1), il carteggio  consisteva in  oltre ottocento  disegni  di gioielli tracciati a china  su fogli  di carta intestata, questi venivano destinati alle gioiellerie più importanti dell’Italia centro- meridionale, le quali formavano la vasta e  prestigiosa clientela della ditta.  

Dunque questi “gioielli su carta” sono per la prima volta raccolti insieme in un catalogo in cui il bello e il vero si fondono in un’atmosfera preziosa che non è soltanto legata al mondo della moda e del costume ma è anche storia di una città come Valenza  della sua tradizione orafa.

Gli autori spiegano poi:” che per quanto riguarda la moltitudine delle immagini che è riportata nel libro non è che una selezione, con  nessuna pretesa di completezza. Sono soltanto piccoli e provvisori scandagli o volendo, assaggi, di curiosità che svelano peraltro un patrimonio vastissimo e inaspettato”.

Le pagine del libro riportano graziose immagini dei famosi calendari, quelli cosiddetti da barbiere. Nel secondo dopoguerra (soprattutto a partire dalla metà degli anni cinquanta) vi è stato un progressivo degrado sia nel gusto (con la caduta inarrestabile verso la banalità o la pornografia) sia nella scomparsa del disegno sostituito dalla fotografia.

Però sul finire del XIX secolo e sul finire degli anni quaranta nascono centinaia e centinaia di pezzi di sovente fattura, che soltanto in modesta parte si rivolgono ad un pubblico popolare dato che venivano dati in omaggio ai clienti più fedeli di case di moda, profumerie, ditte di prodotti di bellezza (Foto 2).

Questo simpatico e grazioso volume sfogliandolo attentamente viene fuori  una precisa  e chiara continuità che c’è fra la  pittura e illustrazione, si ha la sensazione che gli affreschi  le tavole di pagine miniate o le tele di  gioielli siano passate sulle carte degli incisori e illustratori.

Un altro intervento di Gianluca Cravera ci fa conoscere l’obbiettivo  che si è prefisso la Fondazione Mani Intelligenti, è quello di tutelare il patrimonio di esperienza, di saggezza, di passione e di competenze e di eccellenze verso il gioiello italiano, ma allo stesso tempo vuole stimolare l’innovazione creando le giuste condizioni affinché anche la cultura aziendale diffusa a Valenza possa assumere connotati differenti rispetto al passato.

Descrizione foto:

Copertina libro

Foto1 Disegno di collana scomponibile con pendente spilla, due chiusure e orecchini. Matita e inchiostro su carta intesta della ditta. Annotazioni e data 1930 a matita. Cm. 27x19,20

 Foto 2 Calendarietto “Chi cerca trova, Profumeria Giocondal, Milano 1933”

Foto 3 Locandina del celebre film “Colazione da Tiffany” (tratto dal celebre romanzo del 1958 di Truman Capote) con George Peppard e una indimenticabile Haudrey Hepburn nell’elegantissimo tubino nero e la lunga sigaretta col bocchino

 “Gioielli su carta”di Walter Fochesato e Riccardo Massola edizioni Interlinea.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 23/01/2019