Torino - La Porta Susa che non ti aspetti

Dopo anni dalla sua realizzazione, locali in allestimento e neanche più un’edicola

A Torino, la stazione di Porta Nuova ha subìto un pesante restyling che l’ha riconsegnata nella sua bellezza ottocentesca alla città e ai Torinesi.

Al suo interno vi sono anche molti negozi, dall’abbigliamento ai libri ai bar e naturalmente alle edicole.

Anche la stazione di Porta Susa ha avuto un cambiamento e nel suo caso ancora più marcato, dal momento che è stata ricostruita a fianco della veccia stazione, in un progetto molto più avveniristico, in linea con le maggiori stazioni internazionali.

Oltre alle biglietterie e a un paio di bar, però, a Porta Susa sono ormai anni che le vetrine sono in permanente allestimento, vuote, non assegnate ad alcun commerciante.

E dire che per qualsiasi viaggiatore, e turista naturalmente, dovrebbe essere normale trovare in una stazione ferroviaria così moderna quanto meno una libreria e un giornalaio.

L’unica edicola che era presente ha chiuso i battenti proprio alla fine dello scorso anno e così chiunque parta dalla stazione non può neanche acquistare una rivista da leggere in viaggio, cosa piuttosto tipica per una stazione di treni.

Che dire poi del vecchio edificio di Porta Susa? Per circa un anno era stata data in gestione a una serie di locali per pranzare o fare una apericena; poi tutto è finito e anche questa volta per causa degli alti costi.

A chi si trovi in Piazza XVIII Dicembre non sarà sfuggito come il palazzo di vetro ex Rai, causa amianto, sia ormai chiuso da anni senza che ne sappia la futura destinazione.

Per un turista che arrivi a Torino in treno, certamente l’impatto che si ha di Porta Susa e della Piazza antistante lascia un po’ a desiderare. Forse si potrebbe e si dovrebbe fare di più, sempre nell’ottica di dare impulso alla città e al suo commercio.

 

 

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Articolo pubblicato il 26/01/2019