Venezuela, generale dell'aeronautica sta con Guaidò: "Maduro ha due aerei pronti a portarlo via".

E' prossima la fine di una brutale dittatura

Migliaia in piazza attendono il discorso di Guaidò.

 

Un generale dell'Aeronautica militare venezuelana, Francisco Esteban Yanez Rodriguez, ha annunciato oggi di disconoscere l'autorità di Nicolas Maduro e riconoscere Juan Guaidò come presidente legittimo del Paese, in un video diffuso sui social.

 

Nel video il generale Yanes Rodriguez, che si presenta come direttore di pianificazione strategica del comando dell'Aeronautica, dichiara di "disconoscere" l'autorità "dittatoriale" di Maduro e riconosce Guaidò come "presidente incaricato", e aggiunge che "il 90% delle Forze Armate non sta con il dittatore, sta con il popolo".

 

"Con gli avvenimenti delle ultime ore è chiaro che la transizione verso la democrazia è imminente: continuare a fare partecipare le Forze Armate nella repressione vuol dire condannare la gente a continuare a morire di fame, di malattie e -Dio non lo permetta- di combattimenti fra noi stessi, e questo popolo ha già sofferto troppo", sottolinea l'alto ufficiale. Secondo Yanes Rodriguez, Maduro "ha a sua disposizione due aerei pronti ad ogni ora", per cui "è ora che se ne vada".

 

Il generale ha chiesto ai venezuelani che "scendano in piazza per difendere Juan Guaidò" nelle proteste convocate oggi nel paese, e ha inviato un messaggio ai suoi compagni militari: "non continuate a dare le spalle al popolo, non reprimete più le proteste!". "Il tempo della patria è adesso", ha concluso.

 

Intanto migliaia di venezuelani sono giunti sulla principale arteria di Las Mercedes, a Caracas, uno dei punti della manifestazione in appoggio a Juan Guaidò e contro il governo di Nicolas Maduro. Almeno 400 metri a partire dal palco disposto per i comizi che chiuderanno la protesta sono già gremiti da una folla compatta, mentre sui social si moltiplicano foto e video pubblicati da manifestanti. Altre concentrazioni si segnalano in molte città del paese.

 

In Italia la comunità italo-venezuelana ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella quale esprime "sorpresa e perplessità" per la posizione del governo italiano sulla crisi venezuelana e chiede che Roma riconosca Juan Guaidò come presidente legittimo. "Il governo italiano si è messo dalla parte sbagliata della storia", ha detto Angelo Palmieri, legale e militante, prima della lettura dal palco del comizio a Caracas della missiva a Mattarella, "autorità super partes che rappresenta tutti gli italiani nel mondo, tra cui i 150 mila in Venezuela".

 

huffpost.it

immagine: repubblica.it

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/02/2019