Strambino (TO). Una seconda lista per spaccare il Centro-Destra?

La rischiosa partita che potrebbe compromettere il prossimo risultato elettorale.

Il voto abruzzese, a dispetto dei vari tentativi di derubricarlo a evento di portata solo locale, ha palesato con chiarezza come, in questo momento, le ricette della coalizione di Centro-Destra si confermino quelle maggiormente vicine ai bisogni dei Cittadini.

Anzi, su scala territoriale tale preferenza diviene ancora più significativa, per via della naturale vocazione della Lega a distinguersi quale forza di governo profondamente radicata sul territorio.

Con queste premesse, potenzialmente vincenti anche in Canavese, appare dunque anomalo lo scacchiere pre-elettorale che si sta delineando nel Comune di Strambino, ove il possibile smembramento del Centro-Destra in due liste distinte potrebbe determinare un inutile scacco-matto per l’intera coalizione.

Alla lista civica “Per un Nuovo Municipio”, appoggiata dal partito di Matteo Salvini (ma anche capace di raccogliere le simpatie dell'associazionismo e della società civile locali) e in cui probabilmente figureranno Giacomo Bottino nelle vesti di Sindaco e il dirigente leghista Fabio Cordera come suo Vice, potrebbe infatti contrapporsi un secondo schieramento. Quest’ultimo, guidato da Alberto Cordera (in passato, già più volte Assessore comunale esterno ai Lavori pubblici) e da Marcello Cavallaro (noto Impresario edile strambinese), dovrebbe secondo le indiscrezioni raccogliere le candidature di altri professionisti del luogo, pare  su sollecitazione di ambienti politici e professionali eporediesi vicini alla Senatrice forzista Virginia Tiraboschi.

Giacomo Bottino, personaggio di riconosciuta cultura e competenza (già Direttore del Teatro Giacosa di Ivrea, attuale Direttore progettuale della Fondazione Pacchiotti di Giaveno, in passato Consigliere Comunale a Strambino nonché Assessore in Provincia nel corso degli anni Novanta), commenta con sorpresa la notizia. “Sono molto stupito. Indipendentemente dalla mia candidatura a Sindaco, su cui non ho ancora sciolto le mie riserve, mi chiedo se gli amici di Forza Italia di Ivrea abbiano valutato bene la responsabilità che si stanno assumendo”, afferma.

Il rischio concreto è infatti quello di disperdere le energie, perché – prosegue Bottino – “in parole povere, con questa lista di disturbo da loro sostenuta potrebbero determinare, nel caso mi candidassi, la sconfitta della mia lista”. Una sorta di divide et impera con cui, spacchettando la coalizione, si perderebbe l’opportunità di estendere al Comune (il secondo dell’Eporediese) un modello che si è dimostrato vincente in tante realtà locali e nazionali.

In questo caso se ne dovranno assumere tutta la responsabilità”, ribadisce il probabile candidato di “Per un Nuovo Municipio”.

L’ipotesi di uno schieramento compatto non è tuttavia del tutto tramontata, rimanendo sempre percorribili le vie del dialogo e della collaborazione, nell’ottica di un progetto comune che, per lo sviluppo del territorio, guardi a ciò che unisce, e non a quanto divide. Infatti, conclude Bottino, “in merito alla Senatrice Tiraboschi, donna politicamente intelligente e colta, non so a quale livello arrivi il suo diretto coinvolgimento. In ogni caso credo che da coloro che siedono nelle istituzioni ai più alti livelli ci si debba aspettare ogni sforzo per creare armonia sul territorio, piuttosto che favorire chi vi getta zizzania”.

L’elettorato strambinese aspetta di capire quale sarà il posizionamento degli schieramenti in campo e se, alla fine, un esponente di spicco qual è Bottino potrà sedere, come Sindaco, sotto l’aulica volta del Salone Consiliare affrescata dal Cattaneo.

Magari ricordandosi che, spesso, l’unione fa la forza.

 

(In copertina, Palazzo del Comune di Strambino: immagine tratta da Wikipedia; nel corpo dell’articolo, il probabile candidato Sindaco Giacomo Bottino)

 

 

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Articolo pubblicato il 14/02/2019