Torino. Cirio esce dall’inchiesta sulla rimborsopoli regionale
Alberto Cirio

Sarà il candidato in pectore per il Centrodestra?

La notizia del giorno riavvia il tormentone per la designazione del candidato presidente per il centro destra che dovrà correre alle prossime elezioni regionali.

Mentre trentun ex consiglieri regionali del Piemonte rischiano un processo per peculato per la rimborsopoli bis che riguarda il periodo compreso tra il gennaio 2008 e il febbraio 2010, scadenza naturale di una legislatura in cui a presiedere la giunta di centrosinistra era Mercedes Bresso, oggi europarlamentare Pd che non è fra gli indagati, Alberto Cirio con  altri 18 (tra i quali Mauro Laus e Davide Gariglio) ha ricevuto l’avviso di chiusura indagine. 

Il procedimento avviato dalla Procura, è  bene ricordarlo, riguarda l'utilizzo irregolare dei fondi assegnati per il funzionamento dei gruppi consiliari rappresentati a Palazzo Lascaris.

Così nei prossimi giorni forse si saprà, sempre che tra gli alleati valgono ancora le intese che prevedevano l’assegnazione della presidenza a Forza Italia, cosa vorrà fare da grande l’eurodeputato albese.

La sua designazione, calata da Arcore con imperio, non ha certo ottenuto il placet convinto di tutto il partito, in modo particolare a Torino. Sarà lui in primis a decidere se tentare di ritornare a Bruxelles, con previsioni non particolarmente favorevoli per la riconferma, oppure discendere dalla Langhe verso il Po, sempre che FdI e Lega non abbiamo mutato parere, imponendo un candidato maggiormente congeniale, in considerazioni dei suffragi in discesa, ottenuti da Forza Italia nelle elezioni regionali che si sono succedute negli ultimi mesi.

Il centro destra dovrà inoltre cercare di recuperare il tempo perso, rispetto a Chiamparino che sta presentando nelle città del Piemonte i “30 punti del SI”.

Intanto rimane ancora in piedi l’azione giudiziaria per il reato di peculato per un totale di un milione e ottocentomila euro. I 31 ex consiglieri regionali che subiranno il processo, appartengono sia al centrodestra che al centrosinistra.

Qualche trambusto si verificherà anche nella formazione delle Liste elettorali, perché nessun partito intenderà rischiare nell’includere candidati inquisiti.

Al momento i partiti tradizionali stanno consumando riti tribali e spartitori, degni della prima repubblica, per definire la graduatoria dei primi posti in lista e dei prescelti per il listino, ma le bocche sono cucite.

Emergono e rappresentano la novità, le liste civiche o di affiancamento (“SI TAV, SI Lavoro” animata da Mino Giachino e “ Piemonte nel cuore”, capitanata da Gian Luca Vignale per il centro destra, La Lista Monviso ed i Moderati di Portas per il Centro sinistra) che hanno già presentato le loro peculiarità. Poi c’è qualche consigliere che sicuro della riconferma in lista, non perde tempo e diffonde manifesti oltre ad  organizzare incontri sul territorio.

Tra i più solerti si evidenzia il consigliere Regionale Andrea Appiano. Attivissimo in aula ed in più commissioni consigliari, ex sindaco di Bruino, é immortalato sulle bacheche per indicarci, con la sua presenza, per chi votare.

Chi ha più filo, tesserà più tela!

Fotografie Regione Piemonte
   

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Articolo pubblicato il 14/02/2019