Tav. Il governo decide di non decidere

Lo sdegno per la presa in giro di Toninelli provoca reazioni sconcertanti. La nota di Mino Giachino

Le reazioni del giorno dopo sono ancora più frementi. Dalla constatazione di Chiamparino sulla statura del ministro per l’ambiente che predilige TIR e bus, rispetto alla ferrovia, sino al clamore provocato da quanto ha affermato il professor Ponti, alla Camera dei Deputati.

Così reagisce l’on. Claudia Porchietto “Oggi abbiamo assistito ad una audizione surreale in Commissione Trasporti con un professor Ponti che chiamato a presentare l’analisi costi-benefici che ha redatto, ha tergiversato, ha incespicato sui giustificativi a certe voci di costo dell’opera, ha snocciolato gli incarichi assunti - tutti a senso unico nel blocco di opere - ma senza portare un dato oggettivo che avvalori la terzietà del suo lavoro. E’ incredibile come il M5S abbia costruito uno strumento che si regge solo su supposizione ideologiche tenendo in scacco il Piemonte, l’Italia e l’Europa. Credo che l’unica strada percorribile nelle prossime settimane sia un confronto all’americana tra il professor Ponti e il Commissario dell’Osservatorio Foietta. Un incontro che sarebbe dovuto avvenire mesi fa per costruire una analisi costi-benefici degna di questo nome, ma che non è mai avvenuta per il terrore che ha il M5S di aprirsi al confronto con tecnici specchiati”.

Poiché riteniamo che il metodo pedagogico, a prescindere da risentimenti e polemiche possa riuscire anche a far comprendere agli sprovveduti grillini, argomenti lineari e conseguenti, ospitiamo una nota articolata di Mino Giachino sui presupposti e sulla validità del nuovo collegamento  ferroviario Torino Lione. Repetita juvant!

“Il NO alla Tav ci porterà a una Decrescita inaccettabile per Torino che ha problemi notevoli  dei senza lavoro e delle aziende in difficoltà.

Il NO alla TAV che consegue alla Analisi  Costi e Benefici, ci porterà alla decrescita e alla emarginazione dalle rotte internazionali.

La bocciatura della Analisi CeB del Ministro Toninelli  relativa al  nuovo collegamento ferroviario Torino - Lione,  per chi da oltre due decenni opera nel settore della logistica parte già dal titolo. 

La Tratta Torino- Lione è infatti un segmento del Corridoio Ferroviario Mediterraneo che , quando sarà completato , oltre a collegare trasversalmente l’Europa del SUD da Algesiras a Budapest, servirà a mettere in rete nella Pianura Padana , secondo quanto deciso dalla Commissione Europea il 19.10.2011, ben tre Corridoi Ferroviari Sud Nord , il Genova-Rotterdam, il Napoli-Brennero-Berlino, l’Adriatico Baltico.

L’effetto  rete per chi si occupa dei trasporti e di logistica è il valore aggiunto che un Paese come il nostro non può assolutamente perdere.

Quando la rete dei Corridoi europei sarà completata, il Sud Europa avrà una Grande Area Logistica che partendo da Lione abbraccerà tutta la Pianura Padana. Un’area logistica che rafforzerà la capacità attrattiva dei nostri porti e dei nostri territori che sin qui hanno beneficiato meno di altri del raddoppio del Canale di Suez. 

Si capirà allora quanto fu importante la decisione europea del 19.10,2011 che assegno al nostro Paese ben 4 dei 10 Corridoi Ferroviari internazionali.

La Analisi condotta da esperti dichiaratamente Anti Tav e quindi non obiettiva in partenza è una analisi “statica” , parziale e che non analizza i grandi benefici che metterà in moto tra 20-30 anni, le cose cioè che oggi non ci sono e che invece sorgeranno realizzata l’opera.

Si era intuito che la Analisi CeB di Toninelli, che non aveva rispettato le regole del buon governo già nel nominare una Commissione equilibrata, era fatta per dire NO perché i Grillini vogliono la decrescita che purtroppo come sappiamo non è assolutamente felice in particolare per chi ha perso il lavoro e non lo trova o per chi in questi anni ha visto diminuire introiti e fatturato.

Se il Ministro Toninelli avesse studiato la storia economica d’Italia avrebbe imparato che prima del Primo Traforo Ferroviario del Frejus noi avevamo un PIL di 1/4 rispetto alla Inghilterra e di 1/3 rispetto alla Francia. I benefici che portò la realizzazione del Tunnel fortemente voluto da Medail e da Cavour furono enormi. Se Toninelli avesse fatto parte di quel Governo il nostro Paese avrebbe tardato a uscire dalla pastorizia.

Invece vinse Cavour e il nostro Paese anche alle sue scelte di politica delle infrastrutture si sviluppò , così come il nostro Paese deve il suo Boom Economico non solo alla Autostrada del sole ma si Trafori autostradali alpini ultimati negli anni sessanta e settanta che consentirono al nostro Paese di esportare in Europa auto, elettrodomestici e prodotti tessili.

Se della Commissione avessero fatto parte un esperto di logistica e un esperto di turismo avrebbero potuto studiare meglio e calcolare le grandi ricadute economiche e occupazionali in quei settori.

La Germania che ha creduto nelle infrastrutture e nella logistica occupa in questo settore oltre 2,5 milioni di persone, il doppio rispetto all’Italia.

Gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto, che sono necessarie sia alla nostra vita quotidiana ma anche a tutti i settori della economia, hanno oltre un alto effetto moltiplicatore nei decenni e quindi l’aver calcolato i benefici solo per 25 anni come ha dichiarato il Prof. Ponti inficia pesantemente il risultato della Analisi Costi e Benefici. 

La TAV porterà i suoi benefici anche ai nipoti dei nipoti del Prof Ponti.

La Analisi incredibilmente  inserisce tra i costi , gli effetti positivi , che come si dice in Piemonte “non hanno prezzo”, per l’ambiente e per il benessere . Toninelli non sa che in Europa ogni anno muoiono oltre 400.000 persone per inquinamento e 40.000 persone per incidentalità stradale. Ridurre inquinamento e incidentalità stradale è un impegno che la politica dovrebbe avere come priorità assoluta.

Se si riducono le accise e i pedaggi autostradali vuol dire che la TAV otterrà il risultato previsto dall’Europa e sposterà i trasporti dalla strada alla rotaia e questo vuol dire la diminuzione dell’inquinamento e della incidentalità stradale.

Una Analisi CeB fatta apposta per dire no , una analisi che aumenta i costi e non calcola i benefici.

Il Paese che presenta una disoccupazione giovanile doppia rispetto alla media europea e che ha visto aumentare notevolmente la fascia di povertà e che ha bisogno come il pane della Crescita è sceso in piazza due volte in due mesi e ha aderito in massa alla mia Petizione SITAV su change.org , deve essere ascoltato do Governo e Parlamento prima che vengano assunte decisioni antistoriche e antisociali.

Mino GIACHINO 

SITAV SILAVORO

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Articolo pubblicato il 14/02/2019