Da sbirro a investigatore

Il saggio di Giulio Quintavalli considera Polizia e Investigazione dall'Italia liberale alla Grande Guerra

Abbiamo segnalato che di recente a Roma, presso l’Istituto del Nastro Azzurro, per il 7° incontro del 4° ciclo dei “Mercoledì del Nastro Azzurro” è stato presentato il saggio di Giulio Quintavalli, “Da sbirro a investigatore. Polizia e investigazione dall’Italia liberale alla Grande guerra”.

Per illustrare adeguatamente ai Lettori questo studio, facciamo ricorso alla qualificata recensione del generale Vincenzo Pezzolet, pubblicata da “Le Fiamme d’Argento”, rivista ufficiale dell'Associazione Nazionale Carabinieri.

Scrive Vincenzo Pezzolet:

 

Nel novero delle non moltissime pubblicazioni sulla Polizia, il saggio “Da sbirro a investigatore” è degno di attenta riflessione e considerazione perché, con linguaggio scorrevole e avvincente, apre uno squarcio significativo e illuminante su un momento storico di fermento e transizione negli organi e nei metodi della polizia giudiziaria, tra la fine dell'Ottocento e il primo dopoguerra.

Giulio Quintavalli è ispettore superiore sostituto commissario della Polizia di Stato, dottore magistrale in Storia e società ed ha alle spalle una lunga esperienza all'Ufficio Storico della Polizia di Stato. Ricercatore appassionato, è noto anche all'Ufficio Storico dell'Arma di cui più volte ha consultato gli archivi in particolare per questo studio, che non mancherà di sollecitare l'interesse sia degli addetti ai lavori, sia dei cultori di storia.

Infatti l'Autore si concentra sugli epocali mutamenti che hanno caratterizzato le funzioni di polizia dall'Italia liberale alla Grande Guerra, non ancora, va detto, sufficientemente approfondite dalla storiografia. L'analisi, rigorosamente documentata, evidenzia come lo sviluppo dei criteri di selezione, istruzione e formazione di tutto il personale di Pubblica Sicurezza, nonché l'adeguamento dei ferri del mestiere (istituti di polizia giudiziaria, tecniche di assunzione di indizi e prove, analisi di laboratorio...), radicalmente rinnovati dopo la Grande Guerra, abbiano promosso lo sbirro a investigatore.

Si tratta più di una storia della cultura e della mentalità che di uomini - ma non per questo non meno interessante - che odora di tabacco, bombetta, revolver e tesserino.

Il volume, corredato da numerose illustrazioni, è una chiave scientifica, che potrà aprire le porte ad ulteriori scavi in un campo di studi ancora in gran parte da dissodare.

La presentazione è del Primo Dirigente dott. Raffaele Camposano, Direttore del Museo e dell'Ufficio Storico della Polizia di Stato, studioso apprezzato in ambito istituzionale e accademico.

Vincenzo Pezzolet

 

Il saggio di Giulio Quintavalli “Da sbirro a investigatore. Polizia e investigazione dall’Italia liberale alla Grande guerra” è risultato vincitore del X Premio “Generale di Divisione Amedeo De Cia” come primo classificato della saggistica edita: nella foto la consegna del premio.

 

Giulio Quintavalli

Da sbirro a investigatore

Polizia e Investigazione dall'Italia liberale alla Grande Guerra

Aviani & Aviani Editori - Udine - pag. 280

 

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Articolo pubblicato il 20/03/2019