La lunga deriva della sinistra italiana

Nessuno tocchi Caino forever

Mi ha scosso un brivido, quando seguendo la vicenda che riguarda il bus dirottato dal criminale senegalese, ho appreso che il magistrato che si è occupato del caso, ci ha messo ben due giorni per  decidere di tenere in carcere il criminale (immagine TGCOM24).

 

Ritengo che il mio dubbio sia stato giustificato dai provvedimenti che alcuni giudici di fede democratica hanno preso nei confronti di altri delitti altrettanto feroci, per i quali era stato decretato solo l’arresto a domicilio od anche l’obbligo di firma. 

 

Con la giustificazione che nelle carceri, piuttosto affollate (immagine ecodibergamo.it), si vive meno bene che fuori e che il vitto ed i servizi igienici sono di un livello inferiore a quello degli istituti alberghieri destinati ai turisti ed a vacanzieri.

 

Un’interpretazione adottata da buona parte della sinistra italiana, in ossequio alla dottrina di una specie di guru della politica italiana, Marco Giacinto Pannella (immagine ilpost.it), riverito ed ascoltato come un santone da molti politicanti contemporanei.

 

L’uomo, che, prima di essere accolto nell’empireo celeste dei santoni , aveva dedicato gran parte della sua attività sociale alla protezione dei carcerati ed aveva permeato del suo  orientamento alcuni seguaci come il Rutelli e soprattutto il Manconi.

 

Nessuna attenzione ed anzi l’indifferenza più assoluta veniva manifestata nella corrente di pensiero pannelliano alle vittime dei delinquenti.

 

Il migliore dei discepoli del guru ed il più accanito e tenace sostenitore dei diritti della delinquenza è ancor oggi e senza dubbio il compagno Luigi Manconi (immagine il dubbio.news). Intorno ad un suo movimento “NESSUNO TOCCHI CAINO ” si è coagulata una parte importante degli intellò radical scic, dei parlamentari e dei tesserati del partito democratico.

 

Tutti, durante gli anni del loro governo si sono impegnati a varare provvedimenti legislativi che, oltre a rendere più leggere le pene inflitte, fossero infarcite da sconti e permessi premio tali da consentire, anche ai carcerati più pericolosi, l’uscita dall’istituto di pena nel più breve tempo possibile.

 

Concedendo anche delle ripetute amnistie, da loro giustificate con l’eccessivo affollamento delle celle. Ma guardandosi bene dal costruire nuove carceri.

 

Tutta la sinistra, negli ultimi anni ha seguito questi orientamenti ed è stata sostenuta, con determinazione degna di miglior causa, da tutta la miriade di pubblicazione e di giornali schierati, senza che alcuna voce contraria potesse  filtrare da quel magma.

 

A nessuno dei redattori dei giornali più diffusi è stato consentito da editori e finanziatori tra i quali  i De Benedetti (immagine Corriere), Cairo, Soros, e lo IOR vaticano (immagine Parole Libere), un parere non conforme a quello politicamente  corretto.

 

Lo ha dimostrato con la massima evidenza la recente votazione sul decreto sicurezza varato dall’ attuale governo, che ha visto quel poco che resta della sinistra parlamentare, votare contro, arroccata, come sempre, in difesa di chi aggredisce e contraria a chi in casa propria vorrebbe difendersi.

 

Lo ha dimostrato nei giorni scorsi anche lo schieramento costituito in difesa del pluriergastolano Cesare Battisti, da molti esponenti del milieu cattocomunista. Uno di loro, il Sansonetti (immagine Il Giornale) che pubblica un giornale intitolato “Il Dubbio”, (ma c’è chi lo legge?) è riuscito ad affermare che non crede nella confessione, fatta dallo stesso Battisti (immagine La Repubblica) , dei suoi quattro omicidi.

 

E sono con lui, anche se con sfumature di giudizio diverse, molti altri uomini della sinistra che testimoniano la loro voluttà di partecipazione alla difesa di ogni tipo di delinquenza e cercano di giustificare la loro posizione affermando di credere nel recupero sociale di tutti quei “compagni che sbagliano”.

 

Tra di loro ci sono democratici doc come Gad Lerner (immagine Libero Quotidiano), detto l’uomo del Rolex, l’arzillo fotografo dei Benetton Oliviero Toscani (immagine Libero Quotidiano), il sedicente filosofo Massimo Cacciari, ed altri come i loro sodali, Vauro, Casarini, Saviano, Boldrini, Fratoianni e la nota manovratrice di pompe per bicicletta Emma Bonino.  

 

Tutti insieme, in fraterna comunità di intenti, a credere nella redenzione del delinquente. Costi quello che costi, per nostra fortuna, anche in termini di suffragi elettorali.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/04/2019