Sui documenti dei bambini ora tornano 'padre' e 'madre'.

Cancellato il riferimento a "genitore 1" e "genitore 2" voluto da Renzi: sulle carte d'identità ripristinati i "ruoli biologici".

Addio a "genitore 1" e "genitore 2": sulle carte d'identità dei minori tornano "madre" e "padre".

Il Viminale ha cancellato così le diciture introdotte il 23 dicembre 2015 con il governo di Matteo Renzi per evitare "discriminazioni" per le cosiddette famiglie arcobaleno.

Il decreto che ripristina i ruoli biologici è stato firmato dai ministeri dell'Interno, della Pubblica amministrazione e dell'Economia ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, come annunciato stasera dal Viminale.

Matteo Salvini si è speso in prima persona per questo provvedimento. Già nell'agosto, infatti, aveva annunciato di aver cambiato i moduli per le richieste di documenti. Poi, nei mesi successivi, aveva cercato l'accordo con gli altri ministeri di competenza.

 

Contro il ripristino delle vecchie diciture, però, si era schierato il Garante della Privacy, secondo cui si sarebbero potuti creare effetti discriminatori per i bimbi delle coppie gay - soprattutto per quelli per cui è stata riconosciuta l'adozione o l'atto di nascita fatto all'estero -.

"Noi andiamo avanti, non esiste privacy che neghi il diritto ad un bambino di avere una mamma e un papà", aveva detto allora Salvini. Che ora ha vinto la sua battaglia.

ilgiornale.it

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Articolo pubblicato il 04/04/2019