Bruxelles - La "Linea Salvini" scoperchia il racket della mafia nigeriana
Foto di repertorio (ilprimatonazionale.it)

L’unica via per riportare la sicurezza nelle città

La recente operazione di polizia a livello europeo contro l’espandersi del racket della mafia nigeriana ha portato all’arresto in Francia e Germania di dieci pericolosi latitanti di un’organizzazione che gestiva una rete di spaccio di droga in tutta la Sicilia, con una importante base operativa proprio al C.A.R.A. di Mineo.

"Questa vicenda - ci riferisce Mario Borghezio, Europarlamentare della Lega Salvini - nel convalidare l’emergenza dovuta all’infiltrazione in Europa della mafia nigeriana, che da tempo avevo denunciato nelle mie interrogazioni al Parlamento Europeo, ci conferma altresì che l’unica via per riportare la sicurezza nelle nostre città martoriate da questa nuova delinquenza particolarmente efferata, è la ‘linea Salvini’ del rigore".

Borghezio (immagine Blog.it) punta il dito verso la politica che, grazie ad anni di apertura indiscriminata dei confini, ha generato la situazoine insostenibile cui si sta cercando di porre rimedio con la chiusura dei porti e le espulsioni:

"Una linea di condotta - ha concluso - che oggi si afferma in Italia, ma che vogliamo si diffonda in tutta Europa dal prossimo 26 maggio!”.

Ed a quest'ultimo proposito, cioè le elezioni europee, Borghezio ritorna sulla candidatura di Sandro Gozi  (immagine Silenzi e Falsità) nelle liste di ‘En Marche’, movimento di Emmanuel Macron, ed osserva:

“Con la conferma della candidatura in Francia di Sandro Gozi il  il PD getta definitivamente la maschera e sancisce di avere sempre agito, al di là delle dichiarazioni di facciata, in contrasto con il reale interesse nazionale degli italiani”.

Gozi, già consigliere di Prodi e Barroso, tramite la delega agli affari europei conferitagli da Renzi e Gentiloni, ha seguito diversi dossier europei con i risultati

"che tutti purtroppo abbiamo potuto constatare: dall’approvazione del Fiscal Compact (prima sostenuto e poi, a parole, rinnegato) fino alla vicenda, a tutt’oggi ancora ricca di punti oscuri, della mancata assegnazione di EMA all’Italia".

Borghezio conclude sollecitando una precisa presa di coscienza del popolo nel momento del voto:

"Una simile candidatura ha l’unico merito di chiarire a tutti le posizioni in campo e chiarire agli occhi degli italiani chi difende l’interesse nazionale e chi no!”.

Infine, a margine dei fatti di Roma Torre Maura che ha vissuto l'assegnazione di residenze ai rom, l'Europarlamentare ha affermato con decisione:

“Non è giusto far passare come una guerra fra poveri le proteste dei cittadini. É il legittimo, purché non violento, dissenso degli italiani che giustamente e legittimamente non vogliono essere considerati di ‘serie B’.

É ora di finirla con le politiche sbagliate del passato da parte di amministrazioni di manica larga con nomadi ed extracomunitari e molto meno sensibili alle esigenze del nostro popolo!”.

 

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Articolo pubblicato il 05/04/2019