"Oltre le porte di Fastalia " è il titolo della nuova mostra di Giusy Barbagiovanni, che torna a Torino con la sua Wunder Kammer ed il teatrino

A Torino torna l'eclettica artista Giusy Barbagiovanni, con le creazioni delle sue simpatiche composizioni, capaci di mostrare la realtà oggettiva dei sogni che albergano in ciascuno di noi, esposte presso il museo Gianduia in villa Boriglione, nel Parco Culturale Le Serre di Grugliasco. L'inaugurazione della mostra, curata da Alfonso Cipolla è prevista per sabato 6 aprile alle 17:00. Nell'occasione sarà presentato anche l'ultimo libro di Giusy Barbagiovanni il viaggio di Camilla una favola ambientata nel caleidoscopico mondo di Fastalta scritta e illustrata dall'autrice a partire dalle suggestioni dei quadri di Chagall e Depero e edita da Impremix Edizioni Visual Grafica. È prevista inoltre una speciale tiratura limitatissima del volume per amatori, impreziosita da un'opera a tecnica mista, firmata e numerata.

Pittrice, scenografa, scultrice, scultrice dell'arte della marionetta, Giusy Barbagiovanni inizia la sua attività artistica sul finire degli anni 70. Conseguito il diploma scenografia presso l'Accademia Albertina delle belle arti è stata borsista presso l'Institute International de la marionette di Charleville mezieres,  Francia, dove ha approfondito lo studio sulle marionette giapponesi del Kuruma Ninyo.

Successivamente la sua ricerca si è indirizzata verso le tecniche calcografico tradizionali su quelle sperimentali dell'incisione e sul libro d'Artista.Nel 1996 si è laureata in materie letterarie con tesi in Estetica Musicale. Attraverso conferenze, pubblicazioni seminari, stages e disposizioni ha perseguito una costante ricerca sul teatro di figura, profondendone si simbolico ed antropologico sperimentando nella valenza pedagogica, anche nella sua attività di docenza.

Tra i vari libri e autrice si segnalano Musica e marionette (Ananke, 2003) , le identità del corpo, viaggio nell'antropologia della danza(Ananke, 2006) , Una vita fra le figure animate (Impremix, 2018) allestito lo scorso settembre presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino in cui ha esposto oltre 200 opere. La mostra rimarrà aperta da sabato 6 aprile fino a domenica 14 aprile dalle 15:30 alle 19:00, escluso il lunedì; l'ingresso ingresso è libero.

La mostra si avvale del patrocinio di Unima (Union Internazionale de la Marionette) ed espone principalmente fantasiosi teatrini da camera legati alla musica e all'opera lirica. Si tratta di un curioso gioco di specchi tra contenitore contenuto dato che spesso sono gli stessi personaggi al loro interno l'essenza dell'opera del balletto di cui sono protagonisti: il flauto magico di Mozart, l'uccello di fuoco di Stravinskij, lo Schiaccianoci di Ciaikovskij, il fiore di pietra di Prokofiev…… È ancora grandi pannelli ispirati al gioco dei tarocchi e dei pupi siciliani, uova marionette in omaggio Von Kleist , fate bambole dai risvolti esoterici

Il percorso di ricerca, di studio e di creazione artistica di Giusy Barbagiovanni - si sviluppa dal 1979, anno in cui conclude i suoi studi in Scenografia all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino orientandosi nel settore delle arti visive (pittura, scultura, ceramica, grafica, libro d’artista, costumistica, scenografia e teatro di figura) e nell’ambito dell’estetica musicale (laurea in Materie Letterarie con indirizzo Artistico e tesi in Estetica musicale nel 1996) - sarà tangibilmente visibile nella sua mostra personale.

Il teatro per Giusy Barbagiovanni è  un mondo interiore. È un cantuccio salvifico di stupore infantile custodito nell'intimo al pari di una segreta stanza dei giochi rifugge baluardo al medesimo tempo. È un mondo di matite colorate di ritagli di stoffe di scampoli di ricordi. È l'inseguire il sogno alchemico del foglio bianco che si fa disegno di scrigni di nonnulla votati a wunder kammer : cassetti di trastulli che l'immaginazione ammanta e lenisce.

Da questo suo teatro potenziale pudico declinato in 1000 rivoli creatività spontanea e necessaria, Giusy Barbagiovanni ha estratto 32 opere, 32 tasselli della sua personale ricerca attraverso le istituzioni delle figure animate che vanno dal 1992 ad oggi. Successivamente la sua ricerca si è indirizzata verso le tecniche calcografico tradizionali su quelle sperimentali dell'incisione e sul libro d'Artista.

Nel 1996 si è laureata in materie letterarie con tesi fiscali. Attraverso conferenze, pubblicazioni seminari, stages e disposizioni ha perseguito una costante ricerca sul teatro di figura, profondendone si simbolico ed antropologico sperimentando nella valenza pedagogica, anche nella sua attività di docenza.

Tra i vari libri e autrice si segnalano Musica e marionette (Ananke, 2003) , le identità del corpo, viaggio nell'antropologia della danza(Ananke, 2006) , una vita fra le figure animate (Impremix, 2018) allestito lo scorso settembre presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino in cui ha esposto oltre 200 opere. La mostra rimarrà aperta da sabato 6 aprile fino a domenica 14 aprile dalle 15:30 alle 19:00, escluso il lunedì; l'ingresso ingresso è libero.

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Articolo pubblicato il 07/04/2019