Perugia – La Galleria Nazionale dell’Umbria presenta una mostra sulle bolle e lamine di sapone

Sessanta opere di grandi artisti, dove l’arte e la scienza per la prima volta viene scorporata dalla pittura della natura morta e quella della vanitas

Simbolo della fragilità, della caducità delle ambizioni umane e della vita stessa, fin dal Cinquecento le bolle di sapone hanno affascinato generazioni di artisti per i giochi di colore, per la lucentezza per la loro leggerezza.

Il dipinto  di Karel Dujardin  “Ragazzo che soffia bolle di sapone” è il richiamo scelto dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia per presentare  e richiamare il pubblico  fino al 9 giugno 2019  a visitare una curiosa, simpatica e  singolare mostra dal titolo “Bolle di sapone. Forme dell’utopia tra Vanitas, arte e scienza”, curata da Marco Pierini ( Direttore della Gallerie Nazionale dell’Umbria) e Michele Emmer (professore ordinario di Matematica all’Università Sapienza di Roma).

Per la prima volta viene affronta una tematica che tradizionalmente viene inglobata nella tematica della natura morta o in quella della vanitas. 

L’ispirazione per la mostra giunge dal testo di Michele Emmer pubblicato nel 2010, “Bolle di sapone tra arte e matematica” (Bollati Boringhieri), in cui vengono esplorate le interrelazioni con la matematica, la pittura, la fisica e l’architettura.

Il percorso  si compone  all’incirca di una sessantina di capolavori e si apre con alcune opere allegoriche legate al tema della Vanitas, raccontando la nascita di questa iconografia sottolineando l’influenza che i lavori di Hendrick Goltziud hanno avuto nell’arte olandese del XVI e XVII secolo.

I capolavori presenti  vanno dal Cinquecento all’arte contemporanea ( vi si trovano opere di Guido Reni, Jean Brugel il Giovane, Gerrit Dou, Karel Dujardin),  alcuni  dipinti  sono concessi in prestito dalle più importanti istituzioni nazionali e internazionali, tra cui la Galleria degli Uffizi di Firenze, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la National Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, il Metropolitan Museum of Art di New York.

La rassegna continua poi, proponendo una panoramica esaustiva del tema che arriva fino al Novecento con lavori di artisti  quali Man Ray, Max Beckmann, Giulio Paolini.

In una sezione vengono  presentate anche  stampe e incisioni, fotografie, nonché locandine manifesti pubblicitari. Importanti in questo senso sono le affiche provenienti dalla Collezione  Salce di Treviso, che illustrano la grande fortuna di questo soggetto a scopi pubblicitari  per la vendita di prodotti legati soprattutto alla cura della persona, a partire dal celebre esempio del manifesto del sapone Pears, rielaborato a partire dal dipinto Soap Bubbles, del pittore e illustratore britannico John Everett  Millais.

 L’evento perugino viene accompagnato da un catalogo scientifico  pubblicato dalla Silvana Editoriale ( pp.189 riccamente illustrato Foto 8), e   da  un libro riccamente  illustrato  per bambini edito da Acquaplano.

Una bella e simpatica mostra dove ci vengono presentate opere di grandi artisti, grandi scienziati,  grandi architetti, tutti affascinati dalle forme delle bolle di sapone e delle lamine di sapone, esaminando attentamente dipinto dopo dipinto ci accorgeremo come le bolle di sapone hanno rivestito in tutta la scienza anche in quella contemporanea un importanza tale,  e  come  continuano a ispirare artisti e architetti  moderni  nelle loro creazioni.  

Foto copertina: “ragazzo che soffia bolle di sapone” (allegoria della transitorietà della brevità della vita)  1663  olio su tela Copenhagen, Statens Museum for Kunst

Foto 1 Jean Siméon  Chardin  “La Lavandaia” circa 1735-1734, olio su tela  San Pietroburgo The State Hermitage  Museum

Foto 2 Charles Amédée  Philippe van Loo “Soap Bubbles” 1764, olio su tela, Washington, National Gallery of Art

Foto 3 Anonimo  “ Le conquiste di Napoleone” (Napoleone gioca insieme al figlio con le bolle di sapone) 1814-1815 acquaforte acquerellata Roma Museo Napoleonico

Foto 4 Pelagio Pelagi “Newton scopre la teoria della rifrazione della luce” 1827 olio su tela Brescia, Palazzo Tosio proprietà dei Civici Musei

Foto 5 John Ewerett Millais  “Bubbles” circa 1888 o1889 (stampa) 

Foto 6 Gunter Zint “Il ragazzo che vive nei pressi del muro) 1963 stampa fotografica

Foto 7 Achille Luciano Mauzan  “Sapone Apollo  Aldo Menicati” 1923 cromolitografia Treviso Museo Nazionale Collezione Salce

Foto 8 Copertina catalogo  

  Perugia:”Galleria Nazionale dell’Umbria “Bolle di sapone. Forme dell’utopia tra vanitas, arte e scienza” fino al 9 giugno 2019.

Orari: lunedì 12.00 - 19.00; da martedì a domenica 8,30 - 19,30

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 24/04/2019