Nuoro - Al Man due nuove progetti artistici per inaugurare l’anno espositivo

Le mostre hanno un attenzione particolare sul Mediterraneo luogo di identità europea bacino di varietà culture e tradizioni

Il Man di Nuoro apre l’anno 2019 con  diverse iniziative: la prima una retrospettiva inedita dal titolo “Allori senza fronde” curata da  Luigi Fassi  e Alberto Salvadori dove  rende un doveroso omaggio all’artista Pierre Puvis de Chavannes, da molti dimenticato in questi anni.

L’altra mostra curata sempre da Luigi Fassi: “Personnages” omaggia  un’artista franco-palestinese Maliheh Afnan (scomparso a Londra nel 2016), la sua produzione artistica ancora poco conosciuta in Europa. I progetti artistici   saranno visitabili fino al 9 giugno 2019.

L’intero progetto espositivo- scrive Tonino Rocca, Presidente del Man- si inserisce in uno specifico percorso di ricerca che il Museo ha attualmente intrapreso e che pone al centro della propria attenzione il Mediterraneo, luogo decisivo dell’identità europea e nel cui bacino una varietà di culture e tradizioni sono sorte e si sono tra loro fuse”.

 La prima “Allori senza fronde” presenta  una selezione di ottanta opere  che vanno dagli  oli su tela, acquarelli, disegni   su carta, schizzi e bozzetti e mette in luce l’arte del maestro francese Pierre Puvis de Chavannes, nato a Lione  nel 1824 e deceduto a Parigi nel 1898, che molti oggi lo hanno dimenticato, o che ai più non evoca nulla di rimarchevole,  mentre il Man di Nuoro - sotto la direzione per il secondo anno  di Luigi Fassi -   le dedicano una grande mostra e così  per la prima volta si mostra al pubblico italiano la produzione artistica del maestro che è stato protagonista ed ha segnato la storia dell’arte francese della fine Ottocento e l’inizio dell’era moderna, influenzando con forza lo sviluppo artistico delle generazioni che lo hanno seguito.

La sua produzione artistica  fatta di iniziale solitudine, venne respinta dall’autorità del Salon des Artistes Francais, sino al grande riconoscimento pubblico conseguito nella seconda parte della vita, dagli Ottanta in poi, grazie ai monumentali murali realizzati come commissioni pubbliche per il Musée de Beaux – Arts a Marsiglia, l’Hotel de Ville di Poitiers e la chiesa di Saint -Geneviève a Parigi, oggi conosciuta come il Panthéon.

“Allori senza fronde” racconta la storia di un pittore di metà Ottocento fuori dalle mode del momento, né impressionista né realista e tantomeno accademico, ma capace tuttavia di creare un linguaggio nuovo nell’arte, illuminate per generazioni di artisti, come né testimonia la continua ammirazione tributatagli da Paul Cézanne, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, George Seurat e Henry Matisse.

Pierre Puvis de Chavannes nacque a Lione in Francia  nel 1824, il più giova ne di quattro figli in una famiglia discendente dalla nobiltà della Borgogna, suo padre desiderava diventasse ingegnere come lui ma in seguito alla morte della madre interruppe gli studi, a causa di una malattia, dovette trascorrere un lungo soggiorno in Italia per ritrovare la salute.

La mostra è accompagnata da un catalogo in bilingue italiano – inglese riccamente illustrato edito dal MAN di Nuoro con testi di Louise D’Argencourt (storia dell’arte, ex curatrice National Gallery of Canada, Ottawa), Bertrand Puvis de Chavannes ( storico dell’arte, Presidente del Comité Puvis de Chavannes) e dei curatori.

Didascalie Foto:

Foto 1 “Lyon” bozzetto per lo sfondo di vision antique, una delle pitture murali realizzate per il Musée de Beaux -  Arts di Lione.

 Foto 2 “Portrait de Femme de Profil, ca 1857-1860”.Questo intenso busto di profilo è uno dei primi dipinti in cui il pittore mostra piena padronanza delle sue abilità. La combinazione di turchese (lo sfondo del dipinto) e rosso vermiglio ( la stola che copre le spalle della modella) mostra l’influenza che ha avuto nello studio di Delacroix in maniera profonda e personale.

Foto 3 In questo bellissimo acquarello 66 sous - bois, ca 1870-1890, possiamo immaginare che un fiume stia scorrendo dietro i tronchi degli alberi, fra il primo piano e la larga fascia verde dove la riva opposta si fonde con il fogliame.

Foto 4 Un altro raro paesaggio dipinto in situ da Puvis, in Normandia fra Cabourg e Honfleur

Foto 5 Copertina catalogo mostra “Personnages”.

Un'altra retrospettiva  al Man di Nuoro è “Personnages”(foto copertina catalogo) curata da Luigi Fassi viene dedicata all’artista franco palestinese Maliheh Afnan, nato nel 1935 a Haifa (in Palestina) da genitori persiani. Il titolo della mostra prende ispirazione dalla un’evocativa serie di disegni, dei personaggi realizzati nel corso di diversi anni ed eseguiti da Afnan in tecnica mista, in cui compaiono una successione di volti e figure umane.

Ogni opera racconta un volto, una possibile memoria e una storia dimenticata, alludendo allo sradicamento dalla propria cultura e identità come dimensione non solo storica ma anche esistenziale del destino umano. Il catalogo che accompagna la mostra in bilingue italiano- inglese edito da Arkadia Editore di Cagliari, riporta interessanti  saggi  di Sussan Babaie, Luigi Fassi, Rose Issa.   

 Museo D’Arte Provincia di Nuoro (MAN)  Via Sebastiano Satta 27. Orario continuato dalle 10.00 alle 19.00, chiuso il lunedì fino al 9 giugno 2019 “Allori senza fronde”- “Personnages”- “il segno e l’idee”Informazioni:Tel.0784.252110.

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Articolo pubblicato il 05/05/2019