Torino e le piccole grandi mostre

Al Museo Ettore Fico e al Mastio della Cittadella due mostre interessanti

Con l’arrivo della Primavera, sono molte le mostre presenti a Torino, soprattutto quelle dedicate a Leonardo Da Vinci, come quelle presso la Galleria Sabauda e a Palazzo Cavour.

Certamente ciò che è maggiormente in vista nel capoluogo sabaudo viene allestito presso Palazzo Madama, Palazzo Reale e la Reggia di Venaria Reale, ma tra le varie proposte, ve ne sono due veramente interessanti che potremmo considerare di nicchia, ma che in realtà hanno un grosso valore aggiunto.

La prima, la cui apertura è avvenuta proprio pochi giorni fa, è “Uomo Virtuale” allestita presso il Mastio della Cittadella.

E’ una mostra interattiva, e già questo la rende molto interessante, in cui vengono presentati i progressi della scienza e della medicina nel campo della diagnostica e dell’intelligenza artificiale.

La mostra presenta, attraverso allestimenti interattivi, simulazioni, filmati, la scoperta dei Raggi X, le differenze tra Radioterapia e Adroterapia, l’imaging, l’evoluzione della diagnostica, la robotica, il tutto con l’ausilio di giochi interattivi, proiezioni attraverso mille metri quadrati e con il supporto di personale specializzato pronto a dare risposte e guidarci attraverso i vari stand.

All’interno degli spazi espositivi, ci si sentirà coinvolti attraverso supporti tecnologici in grado di farci vedere in 3D i neuroni del cervello, di comprendere come vengano decodificati gli impulsi elettrici del nostro braccio in movimento, di testare il nostro riconoscimento facciale attraverso il computer.

La seconda mostra è “Viaggi e vedute: da Roma s Shanghai”, allestita presso gli spazi del Museo Ettore Fico di Via Cigna.

La mostra presenta diverse stampe settecentesche del grande incisore veneto Giovan Battista Piranesi che ben ha rappresentato varie zone di Roma, affiancate dalle fotografie in bianco e nero di Gabriele Basilico che negli ultimi vent’anni ha ripreso (quasi) con la stessa angolatura quelli stessi scorci della capitale.

Il raffronto tra due diverse forme d’arte, incisione e fotografia, nel riproporci lo stesso soggetto è un’operazione molto interessante, poiché ci mostra come realtà e rappresentazione possano discostarsi o assomigliarsi in funzione di cosa vuol trasmetterci l’artista.

La minuziosità e il dettaglio di cui sono pregne le incisioni di Piranesi sembrano restituirci una realtà non filtrata ma quasi più accentuata della realtà stessa, e le belle foto di Basilico, capace di indagare la società e le trasformazioni del paesaggio, ci consentono un confronto diretto tra l’oggettivo dell’obiettivo fotografico e il soggettivo dell’incisione, tra il modo antico di catturare la realtà e quello moderno.

 

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Articolo pubblicato il 08/05/2019