Euclide e i terrapiattisti

Dal Creazionismo al terrapiattismo: le frontiere della credulità

Se tentassimo di immedesimarci in una popolazione di migliaia di anni fa e provassimo a metterci nella loro ottica di “ignoranti” degli inspiegabili eventi che li circondavano, dovremmo convincerci che realmente esistevano gli Dei (per i pagani) o un Dio (per i cristiani) a determinare eclissi solari o aperture in mezzo al mare (come quella che consentì agli Ebrei di attraversare il Mar Rosso).

Poi, col tempo, l’uomo ha iniziato a trovare spiegazioni scientifiche ad avvenimenti sino a prima inspiegabili e così il divino ha lasciato spazio alla ragione, ala ricerca, alla scienza.

Non tutti coloro che hanno avuto il coraggio di sovvertire quanto sino allora ritenuto vero sono stati considerati nella giusta misura, e così ad esempio la scoperta degli infiniti (e non di uno solo) avvenne a opera di Giordano Bruno, condannato al rogo dalla Chiesa ottusa, salvo poi trovare conferma qualche centinaio di anni più tardi nel matematico Cauchy.

Ancora oggi, seppur il tutto confermato e dimostrato da prove archeologiche e chimiche, a molti pare dubbiosa la teoria evoluzionista di Darwin, ma si sa che nell’Italia cattolica scardinare il pilastro della Creazione vorrebbe dire distruggere completamente le fondamenta del potere ecclesiastico, per cui meglio dubitare qualche volta.

Dunque, parafrasando Arthur Clarke che sosteneva che “qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”, potremmo dire che sino a quando la tecnologia (nel nostro caso la Ragione dell’Uomo) non riesce a spiegare le cose, (compresa la nascita dell’Uomo, l’eliocentrismo, le basse maree) tutto resta divino o magico.

Arrivati, però, nel 2019 appare quanto mai assurdo e anacronistico che vi siano migliaia di persone nel mondo pronte a credere alla teoria secondo cui la Terra sarebbe piatta e non rotonda.

Una delle prove più interessanti ma al tempo stesso più ridicole è quella per cui le strade o i binari vengano realizzati non curvi ma piatti appunto.

Uno dei libri ancora oggi più venduti al mondo (se non erro il secondo più diffuso dopo la Bibbia) è “Gli Elementi” di Euclide, matematico dell’antica Grecia che per primo scrisse un’opera in cui a partire da pochi postulati (retta, punto, piano, …) si potevano dedurre tutti gli altri teoremi relativi alla geometria.

Uno di questi asserisce che la somma degli angoli interni di un triangolo qualsiasi è 180 gradi e noi ancora oggi teniamo fede a quel teorema quando andiamo a scuola.

In realtà, poiché il nostro pianeta è curvo, questa somma non è di 180 gradi, ma non per questo rinneghiamo Euclide, dal momento che, ragionando su spazi ridotti (tipico della vita quotidiana), il modello euclideo vale più di quello sferico di Riemann, ed è proprio per questo che i binari non vengono realizzati curvilinei: perché un troncone di binario ha una lunghezza così limitata da non risentire della sfericità terrestre per brevi tratti, il che quindi non dimostra un bel nulla sul fatto che il nostro pianeta sia piatto.

Se comunque volete vedere con i vostri occhi che la Terra è piatta, potete prenotarvi per la crociera del 2020 organizzata dai terrapiattisti, durante la quale, quando arriverete ai confini del mondo comparirete dell’altra parte non perché avrete fatto la fine del povero Cristoforo Colombo, ma semplicemente perché, come sostengono gli stessi terrapiattisti, un effetto pac-man vi avrà riportato al punto di partenza come nel videogioco degli anni ’80 perché lo schermo finiva.

 

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Articolo pubblicato il 12/05/2019