Torino. Il bagno di folla di Berlusconi

Il sostegno a Cirio, candidato alla presidenza della Regione per il Centrodestra

Un Cavaliere con il sorriso smagliante ed in perfetta forma fisica, ha  sostato a lungo ieri in via Garibaldi, attorniato da signore e commercianti che con gli applausi hanno manifestato il disagio oltre che il disgusto per essere amministrati dal peggior sindaco che gli annali della città ricordino. C’è stato qualche apprezzamento poco lusinghiero di sottofondo nei suoi confronti , soffocato dalla calca che lo attorniava e da ovazioni favorevoli.

Non sono mancate le lodi di Berlusconi alle belle ragazze che s’incontrano nelle nostre vie, oltre alle barzellette snocciolate dal Presidente durante la passeggiata e nelle soste in via Garibaldi, nel corso dell’articolata conferenza stampa che, di fatto si è ridotta ad un monologo e nella successiva visita al collegio e centro di Formazione degli Artigianelli del Murialdo.

Ieri pareva che il tempo si fosse fermato, notando la vitalità del Cavaliere. Oltre ad evidenziare gli indicatori economici, che da tempo  Mino Giachino ci fa conoscere  ed aggiorna, ossia gli indici negativi di Torino, il divario del PIL ed i picchi deleteri  e preoccupanti di disoccupazione giovanile, Berlusconi ha avuto buon gioco nel criticare le gestioni di Città e Regione. E’ solo incorso in uno svarione mentre evidenziava l’impegno di Forza Italia e del candidato Alberto Cirio a favore della TAV, accusando Chiamparino di aver mutato idea ed impegno nel corso degli anni. Mentre tra i PD, non sempre aperti al progresso, sin da quando il Chiampa è stato sindaco, sul tema infrastrutture si è sempre  distinto per il SI.

Nel rivolgere apprezzamenti sperticati a Cirio per i suoi trascorsi di Parlamentare europeo deve aver fatto fremere altri membri di Forza Italia che nei cinque anni a Bruxelles non sono stati da meno attivi.

Sull’impegno europeista, com’è noto Silvio Berlusconi si candida anche nel Nord Ovest, a differenza di altre leader(grillini in testa), ha manifestato la piena adesione di appartenenza al Partito Popolare Europeo che, a suo dire incarna l’impegno dei padri fondatori dell’Europa: De Gasperi , Adenauer e Schumann.

Il must, rispetto alla precedente legislatura dove il connubio PPE- Socialisti ha prodotto la politica del rigore con sfaccettature burocratiche negative, per Berlusconi, se i voti saranno generosi, sarà orientato a costruire un’alleanza  del PPE con i Liberali e Conservatori per avviare una politica, per la libertà, contro il burocratismo e gli indirizzi recessivi, con il cittadino al centro.

Non sono mancate critiche feroci , ma motivate nei conforti dell’impreparazione e supponenza dei grillini di governo, privi di esperienza lavorative e di affermazioni nella società civile, indispensabili per chi si appresta a governare. Sono seguiti riferimenti anche velati verso Salvini, con l’invito a staccare la spina al governo che dopo le elezioni,  rischierà ancora di più di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Berlusconi auspica il ritorno,  ad un centrodestra unito e non limitato ai tentativi miopi e starnazzanti di Giorgia Meloni che preferisce l’abbraccio alla Lega con la scomunica di Forza Italia, senza averne i numeri.

Impegno quindi su tuti i fronti, ma forse il passaggi parlamentari per il cambio della formula di governo in questa legislatura senza l’avallo elettorale, come cerchiamo di analizzare nell’articolo successivo, appare forse irrealizzabile, Lega permettendo.

La voglia di fare e la passione, in Berlusconi non mancano, come la chiusura ferma e netta nei confronti del PD.

Le ristrettezze di tempo ci hanno impedito di approfondire l’atteggiamento di Forza Italia al Senato, quando nel dopo elezioni si dovrebbe riparlare dell’inclusione della TAV nel programma sblocca cantieri, se gli equilibri governativi segnassero il passo.

Così, per rimanere in Piemonte, rimane il dubbio, in caso di vittoria se i duelli rusticani tra le liste, porteranno a sacrificare l’affidamento  a competenti di assessorati chiavi quali le infrastrutture e la Sanità e i Trasporti, in ossequio al famigerato Cencelli ed all’equilibrio tra i partiti della coalizione.

Ci sarà forse tempo lunedì, di entrare nel merito, man mano che i risultati elettorali saranno resi noti.

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Articolo pubblicato il 24/05/2019