Jesi (Ancona) - Venticinque anni di cultura e impegno sociale rivisitati in un libro edito dalla Fondazione Cassa Risparmio di Jesi

Il volume descrive i momenti turbolenti dell’istituzione, la rinascita e il continuo impegno sul territorio

La pubblicazione”Un legame di cuore” 25 anni di cultura è impegno sociale” curata dal giornalista Nicola Di Francesco (pp. 343 riccamente illustrato, senza indicazione di prezzo - foto copertina) non ha lo scopo di raccontare la storia della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, ma solo un ripercorrere nel corso del tempo, alla intensa attività profusa  dell’Ente attraverso gli atti ufficiali.

Il volume è strutturato in quattro parti, proprio per meglio identificare tutte le realtà che hanno  ruotato, e continuano a ruotare attorno al mondo della Fondazione Jesina. Nella prima parte  si inizia a inquadrare il periodo della nascita delle Fondazioni, quando la Fondazione Jesina incomincia ad operare, il terribile anno 2009 della crisi globale finanziaria, che investe anche la finanza italiana, ed inizia il calvario per Banca Marche e  la sofferenza delle tre fondazioni azioniste, l’insediamento del nuovo direttore, gli avvenimenti  caratterizzanti l’attività di Banca Marche SpA, la commissione d’inchiesta parlamentare sull’attività bancaria e finanziaria del Paese.

La Fondazione di Jesi nonostante tutte  le difficoltà continua a guardare al futuro. Garantita la sopravvivenza della Fondazione, e la continua perseveranza nella severità finanziaria, attraverso gli investimenti che utilizzano valorizzano il patrimonio immobiliare, si cerca  di riprendere gli interventi  nei settori della cultura e dell’arte, della formazione e dell’informazione, del completamento ed ammodernamento delle iniziative museali.

Scrive nel saluto istituzionale del libro l’ex Presidente ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse Risparmio Spa - Professor  Giuseppe Guzzetti:”La storia  di Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi è - seppur con le evidenti  difficoltà - un’esperienza positiva, al di là dei fatti traumatici che ne hanno profondamente inciso il patrimonio finanziario, ma non certamente  quello sociale  e umano”. 

La pubblicazione, è stata suddivisa in quattro parti, dopo la prima parte,  che si riferisce sull’attività dei primi 25 anni di attività della Fondazione  jesina e di 175 dalla costituzione della  Cassa  di Risparmio di Jesi,  e anche dei  collegamenti alla vicenda della Banca Marche Spa;  nel secondo capitolo si è approfondito  un excursus di quello che si è realizzato e di quello che si sta realizzando, attualmente, ancora all’interno di Palazzo Bisaccioni: sale museali, quadreria, archivio storico, biblioteca, distretto culturale, locali per associazioni di volontariato, proposte didattiche.

La terza parte è divisa in due sezioni: la prima è riservata ad una visione completa, molto particolareggiata, di tutta l’attività di beneficenza a favore delle associazioni  di volontariato che hanno partecipato ai bandi pubblici della Fondazione; la seconda, prende in esame i finanziamenti diretti dall’istituzione jesina concessi a richieste pervenute per la cultura, ospedali, biblioteche, università, diocesi, comuni delle realtà più importanti del territorio. Infine la quarta ed ultima parte : consigli di amministrazione, soci , organi di indirizzo, commissioni, bilanci.

Alfio Bassotti (Presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Jesi:” Una esperienza associativa, quella di Cassa Risparmio di Jesi, che negli ultimi anni ha subito vicende dai connotati così difficili e tormentati da farci temere per la sua stessa sopravvivenza: un rischio reale che è stato superato grazie - continua Bassotti – all’impegno corale e solidale messo in campo dagli organi e dal personale della Fondazione a cui va la nostra profonda gratitudine non solo per l’attaccamento al sodalizio ma, anche per il prezioso contributo di idee che ne sta consentendo il rilancio”. 

 

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Articolo pubblicato il 01/06/2019