Concerto - Venite a Laudare

Il secondo concerto della rassegna Antiqua, repertorio fiorito all’ombra delle grandi cattedrali europee tra il XIII e il XIV secolo.

Sabato 8 giugno alle ore 21 l’ensemble medievale dell’Accademia del Ricercare presenterà nella Chiesa di San Genesio di Castagneto Po Venite a Laudare, un concerto molto suggestivo incentrato sul quasi sconosciuto repertorio sacro del XIII e XIV secolo, che vuole celebrare il millenario della fondazione di questa bella chiesa, costruita dai benedettini nel 1019 nel luogo in cui in precedenza sorgeva un edificio di culto ancora più antico. Questo concerto verrà poi replicato il giorno successivo alle 21 nell’Abbazia di Sant’Andrea di Vercelli, chiudendo idealmente la mostra dedicata alla Magna Charta, che ha fatto segnare una cifra record di oltre 20.000 presenze.

 

Contrariamente a quanto credono molti, il Medioevo non fu affatto un’epoca oscura ma – anzi – un periodo dinamico e innovativo, che portò l’Europa dalle macerie delle invasioni che avevano segnato la fine dell’impero romano allo splendore artistico e culturale dell’età delle cattedrali.

Questa feconda vivacità interessò anche la musica, che conobbe un grande sviluppo non solo in ambito liturgico ma anche nella sfera profana, grazie soprattutto all’opera di centinaia di trovieri, trovatori e Minnesänger, che contribuirono a porre le basi delle tradizioni culturali dei paesi europei.

 

Purtroppo, di questa copiosa produzione ci sono pervenute pochissime testimonianze – in non pochi casi anche attraverso fonti indirette – per cui oggi si tende a identificare la musica medievale con le opere sacre, molte delle quali furono tramandate in forma scritta, in quanto ritenute più degne di quelle secolari.

 

Le guerre, gli incendi, le razzie e le distruzioni verificatesi nel corso dei secoli causarono la scomparsa di molti antichi codici, un fatto che ha contribuito a rendere ancora più preziosi quelli sopravvissuti.

 

Il programma di questo concerto propone una suggestiva silloge di opere di autore anonimo tratte dai tre codici più importanti del XIII e XIV secolo, ognuno dei quali rappresenta una nazione diversa. In particolare, il Laudario di Cortona comprende accanto ai consueti brani in latino le più antiche laude in volgare di cui ci sia pervenuta memoria, tra le quali spicca la toccante Venite a laudare che apre la raccolta.

 

Vergato nei primi anni del XIV secolo, il Montpellier Codex è diviso in otto fascicoli dedicati a generi diversi, con ben 336 opere polifoniche che testimoniano la tradizione devozionale della Francia settentrionale. Miracolosamente sopravvissuto alle truppe napoleoniche che devastarono il Monastero di Montserrat, il Llibre Vermell contiene la musica solo di pochi brani, che tratteggiano però un quadro estremamente vivido dei canti che intonavano i fedeli diretti in questo famoso centro di pellegrinaggi catalano.

 

Programma delle serate

 

Aurea Luce

Inno gregoriano (IX secolo)

 

Altissima Luce

(Laudario di Cortona, XIII secolo)

 

Salutiam divotamente

(Laudario di Cortona, XIII secolo)

 

Lamento di Tristano La rotta

(strumentale)

 

Polorum Regina

(Llibre Vermell de Montserrat, XIV secolo)

 

Laudemus Virginem / Splendens Ceptigera

(Llibre Vermell de Montserrat, XIV secolo)

 

O Virgo splendens

(Llibre Vermell de Montserrat, XIV secolo)

 

La Manfredina Le tre fontane

(strumentale)

 

Alma Redemptoris Mater

(Anonimo, XIV secolo)

 

Beata Viscera

(Magnus Liber Organi, XIII secolo)

 

Mater Dei Mater Virgo Eius

(Montpellier Codex, XIV secolo)

 

Mariam Matrem

(Llibre Vermell de Montserrat, XIV secolo)

 

IstanpittaSaltarelloBelicha

(strumentale)

 

Stella splendens

(Llibre Vermell de Montserrat, XIV secolo)

 

Alle psallite cum luya

(Montpellier Codex, XIV secolo)

 

ACCADEMIA DEL RICERCARE

 

Patrizia Maranesi, Teresa Nesci, Monica Ninghetto,

Rossella Arcangeli, Martina Bonomo, Serena Romano, Chiara Galbiati

Germana Busca, flauti, ciaramella

Massimo Sartori, vielle, liuto e sinfonia

Giuseppe Olivini, organo portativo, ud e percussioni

Pietro Busca, percussioni e campane di cristallo

Allestimento scenico e realizzazione musicale di Patrizia Maranesi

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Articolo pubblicato il 06/06/2019