Come riconoscere un eretico?

Guardati intorno e vedrai … che gli eretici non muoiono mai!

Un tormentone pubblicitario recita “ti piace vincere facile?”

E a chi non piacerebbe!

A volte può perfino capitare!

 

È quello che mi è successo un giorno dell’estate 2017 quando la mia amica Maria, di ritorno dalle sue vacanze a Balme, mi ha portato in dono un libro acquistato in loco (direttamente dal suo autore, se non ricordo male). Libro che ho letto in un sol fiato.

 

In esso si tratta degli eretici che sono vissuti o passati nei luoghi in cui viviamo e delle tracce che hanno lasciato.

 

In particolare in questo libro si riporta ciò che è avvenuto a Balme, in val di Lanzo, dove tra Inquisizione, leggende, misteri, roccaforti ed affreschi, si può ripercorrere un filo conduttore che attraversa i secoli e la storia.

 

Il riferimento materiale più evidente è la roccaforte costruita verso la fine del XVI secolo da un potente signore locale. Ciò che resta di tale poderosa costruzione, chiamata Ruciàss (grande roccia o sperone) e degli affreschi simbolici in essa contenuti è ancor oggi visibile.

 

Cosa portò personaggi misteriosi e iniziati tra i monti della valle?

Quali messaggi portarono con sé?

Quale fu il loro contributo alla cultura e sviluppo locale?

 

Sono solo alcune delle domande che trovano risposta tra le pagine e le fotografie del libro.

 

Che titolo ha e da chi è edito?

 

Trattandosi di un libro che contiene elementi misteriosi, non posso dirvelo; ma a voi non sarà così difficile risalirvi attraverso gli indizi contenuti nell’articolo.

 

Cercate e troverete!

 

Foto e testo

Pietro Cartella

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Articolo pubblicato il 14/06/2019