Sea Watch, fine della vicenda e difesa della Patria

Alla fine non era una “capitana coraggiosa” e neppure una “ragazza viziata”. 

Carola Rackete, la comandante della Sea Watch, è una “semplice pirata” del mare, che con la forza ha attraccato al porto di Lampedusa.

Addirittura forzando l’Alt della Guardia di Finanza e mettendo in pericolo i suoi stessi passeggeri e le nostre Forze dell’Ordine, il tutto con la complicità di parlamentari italiani vergognosamente schierati con chi viola le leggi dello Stato. 

Non c’è più altro da aggiungere a questa triste vicenda che ancora una volta ha diviso l’Italia.

Solo due parole a Graziano Del Rio, Matteo Orfini, Davide Orfini, Nicola Fratoianni che ieri notte erano sulla Sea Watch a manifestare solidarietà alla comandante Carola Rackete mentre speronava una nave militare italiana.

Vorrei dire, a questi uomini di sinistra e a tutti gli anti-italiani come loro, che in qualità di uomini dello stato hanno così giurato:

“Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi, e di adempiere con disciplina e onore a tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria…”.

Così dovrebbe essere per tutti gli italiani...

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Articolo pubblicato il 30/06/2019