Dialoghi sul senso della vita – 1.5 di n

Nati su questa terra?

La nostra vita nasce da una informazione!

Una informazione che, trasportata in un raggio di luce, arrivata in un punto dello spazio, potenzialmente fecondo, ha dato il via ad un processo realizzativo di un piano, un’idea, allo stesso modo in cui avviene quando in un liquido si mette un catalizzatore, portatore di una informazione di trasformazione, e la reazione che avviene tra i due li trasforma parzialmente o totalmente in un solido o in un altro materiale avente caratteristiche diverse.

 

In alcune religioni si accenna o si afferma che l’Origine, il Dio, l’Uno, il Senza Nome è Luce. Per molti questa affermazione è semplice poesia o un modo di rappresentare qualcosa di bello, grande e buono. Per altri sono frottole buone per i gonzi. Ma, potrà non essere la verità, tutta la verità, niente altro che la verità, tuttavia se così tante volte e in posti così diversi, presso popoli diversi, ci sono tali riferimenti, se non diamo sempre per scontato che tutto sia definito, come nel caso della storia del gatto, dietro a queste affermazioni forse un fondo di verità esiste e vale la pena cercarlo.

 

Torniamo a noi, alla nostra vita nata da una informazione.

 

Poco importa se poi si sono sviluppate reazioni chimiche, secondo leggi fisiche, se sono entrate in gioco forze immanenti o trascendenti, senza questo primo passo senza questa informazione, nulla si sarebbe manifestato.

 

Questo fatto risponde in parte ad un’altra affermazione: l’essere umano non è nato su questa terra, proviene da fuori, è un “alieno”, un qualcosa d’altro “che si è materializzato su questa terra”.

 

Non c’è nulla di strano in questo, né di poetico! Proviene da un’origine e per sua stessa natura tende a ritornarvi.

 

Per evitare malintesi, occorre aggiungere che solo una parte dell’essere umano è di provenienza esterna; un’altra parte è stata costruita direttamente sul posto dove tale idea si è manifestata.

 

Quindi l’essere umano è duplice; alieno e indigeno: alieno come idea e animazione, indigeno come struttura operativa per realizzare tale idea.

 

IDP…scusi, solo una cosa! Quindi anche adesso, se questo sole viene a mancare, la terra finisce! E anche noi!

 

Certo! Così come siamo abituati a considerarla e a considerarci noi, sì!

 

Sappiamo per esempio che basta una variazione pur minima di temperatura dell’ambiente o del nostro corpo per far terminare questo tipo di esistenza.

I dinosauri si sono estinti, si dice, a causa di eruzioni vulcaniche che hanno coperto la luce del sole per un certo tempo! In ogni caso finisce solo la parte indigena di ciò che si manifesta; l’idea e il potenziale permangono!

 

IDP…oppure ci sono le ere glaciali!

 

Ovviamente sia durante le ere glaciali che nei periodi di massimo calore permangono possibilità di vita biologica o potenziale. La vita non sparisce mai del tutto! Al massimo si ritira in uno stato latente.

 

IDP…e potrebbe capitare anche adesso, nei nostri tempi! Uno sconvolgimento totale, visto che siamo prossimi alla scadenza del 21 dicembre 2012! (questo incontro è avvenuto nell’ottobre 2012)

 

IDP…le cose possono essere modificate, o accadranno comunque?

 

IDP…però le cose non avvengono mai repentinamente! Accadono in lassi di tempo abbastanza lunghi!

 

Ogni cosa che sentiamo dire racchiude in sé aspetti simbolici e indicazioni di ciò che sta già avvenendo, diventando visibile e percepibile dai nostri sensi anche se noi non ce ne rendiamo conto perché i tempi relativi di quel processo e la durata della nostra vita media sono incompatibili. Indipendentemente da ciò stiamo vivendo un periodo molto particolare, un cambiamento epocale.

 

IDP…di cui stiamo avvertendo alcune suggestioni!

 

Infatti alcuni scienziati stanno dicendo che l’attività solare si sta modificando, le emissioni solari si stanno intensificando; di conseguenza accadrà qualcosa anche sulla terra e negli esseri umani come nel resto dello spazio in cui tali fenomeni saranno percepiti. Lo si può facilmente dedurre da quanto abbiamo già sperimentato nel corso della nostra esistenza.

 

IDP…è sempre successo!

 

Certo! Ciclicamente si ripropongono situazioni simili: orbite planetarie e stellari, passaggi di comete, stagioni, giorni e notti, aumento o diminuzione di questa o quella attività di questo o quel corpo celeste.

 

Però cambiano le condizioni al contorno in cui esse si verificano, per esempio tempo e spazio. Infatti può essere nuovamente luna piena, ma ventotto giorni dopo la precedente e in luogo diverso dello spazio in quanto sia la luna che la terra che il sole, l’intero sistema solare, l’intera galassia e l’intero universo

si stanno muovendo a velocità vertiginosa anche se a noi pare di stare fermi seduti su questa sedia!

 

Di conseguenza quello che sembrerebbe riproporsi sempre uguale, dandoci l’impressione di riferimento certo, così non è!

 

Interagendo con condizioni al contorno sempre diverse dà origine a situazioni sempre diverse, che però noi, per difetto di comprensione, pensiamo e cerchiamo di fare in modo che possano essere considerate sempre uguali.

 

Da ciò origina la nostra ostinazione ad opporci all’inevitabile cambiamento e la sofferenza che ne deriva.

 

Consideriamo che nostro figlio sia sempre come pensiamo che sia, che il lavoro che facciamo sia sempre lo stesso, che il paese in cui abitiamo non cambi mai, che noi stessi siamo immutabili, mentre è evidente che nostro figlio è diventato un adulto autonomo, che il lavoro che facciamo è cambiato, il paese in cui abitiamo ha il doppio di abitanti, tre volte più case, e noi stessi, volenti o nolenti, siamo invecchiati, cambiati nell’apparenza fisica e psichica non sempre in modo equilibrato.

 

IDPuna volta non si conoscevano molte cose….

 

Una volta non solo non si conoscevano molte cose, ma il nostro sistema reagiva a ogni sollecitazione automaticamente senza che noi ce ne rendessimo conto.

 

Oggi noi abbiamo condizioni differenti; lo sviluppo della società e dei costumi ha fatto in modo che molti aspetti, che prima erano invisibili ai nostri occhi perché vissuti nell’intimo, sia stati posti all’esterno e quindi possano essere percepiti dai sensi ed elaborati dalla nostra coscienza.

 

Insieme però abbiamo anche cominciato a delegare a strutture e autorità ciò che una volta facevamo direttamente, ma che ora non ci piace o non vogliamo più fare.

 

Una volta l’essere umano viveva meno tempo di quanto viviamo ora, ma la percezione del tempo è relativa. Per una mosca, che vive un breve lasso temporale, il nostri movimenti, per rapidi che siano, vengono percepiti come movimenti al rallentatore; questo le permette di sfuggire ai nostri tentativi di catturarla. Si dice che l’essere umano, al tempo di Matusalemme potesse vivere mille anni.

 

IDP…nella Bibbia si trovano personaggi aventi 300 o 400 anni…mi sono sempre chiesta come fosse possibile!

 

Anche in tempi più recenti e ai nostri tempi accade che il tempo sia calcolato in modi differenti; prova ne siano i diversi riferimenti dei capodanni in diverse parti del mondo, per non parlare del modo di calcolare i periodi i tempo in diversi tipi di calendari giunti fino a noi provenienti da diverse civiltà passate.

 

Nello schema appena proposto troverete uno spunto per riflettere sulla relatività del tempo e delle cose, anche se a noi, a questo punto, interessa relativamente.

 

A noi interessa di più prendere in considerazione il fatto che la vita provenga dall’esterno della terra, almeno potenzialmente.

 

Il che significa anche che, sempre potenzialmente, le entità chiamate esseri umani possono esistere anche in altre parti dell’universo, in quanto fatti analoghi a quelli che hanno prodotto la nostra manifestazione di vita qui possono essersi prodotti altrove secondo modalità diverse.

 

Conseguentemente può risultare meno ostico il fatto che possano esserci nell’universo altri esseri viventi, aventi caratteristiche specifiche, con i quali possa essere stabilito, esista o sia sempre esistito, un contatto di qualsiasi tipo.

 

Ma la cosa più importante di tutte è poter comprendere che dentro ciascuno di noi è presente qualcosa che non appartiene a questo mondo, senza il quale non sarebbe possibile la vita in questo mondo.

 

IDP…torneremo da dove siamo partiti!

 

Certo! Questa può essere un’ipotesi! Un’ipotesi magari più fondata di quanto ci si possa aspettare! Un’ipotesi di lavoro per non giungere alla fine della vita e sentirsi girare dentro la domanda: tutto qui? A cosa è servito tutto questo, tutto ciò che ho fatto?

 

Bene, ora lasciamo che queste informazioni lavorino un poco dentro di noi.

 

Come abbiamo potuto constatare un semplice schema può sollevare molti interrogativi, scardinare molte convinzioni e far cambiare strada alla nostra vita.

 

Abbiamo considerato il sole e la terra, ma non ancora la luna …. più tardi ci soffermeremo anche su di lei.

 

IDP…l’importanza della luna sulle maree…

 

IDP…e sulla nascita degli esseri umani…

 

IDP…sul nostro comportamento……avere la luna per traverso

 

Ora faremo un piccolo intervallo per riposarci e metabolizzare quanto detto finora.

 

Segue nell’articolo 6 di n dal titolo:

Surrogati non essenziali: a cosa servono gli esseri umani?

 

 

Foto e testo

Pietro Cartella

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 16/07/2019