#LEGAMI TOUR: Gli Chef Costardi festeggiano i 10 anni della stella Michelin, omaggiando il territorio di Vercelli

La provincia di Vercelli per due giorni è stata la protagonista del “Legami tour”, un viaggio enogastronomico alla scoperta delle eccellenze culinarie, locali e industriali voluto dai fratelli Costardi, gli chef stellati che guidano il ristorante dell’Hotel Cinzia, e che hanno dedicato i 10 anni della loro Stella Michelin al loro territorio.

“Queste pianure, con le sue risaie e con la conformazione del suo terreno, ci hanno dato molto – raccontano con entusiasmo Manuel e Christiane abbiamo pensato che il modo migliore per celebrare il decimo anniversario della nostra stella fosse proprio ‘restituire’ al nostro territorio quanto ci è stato offerto permettendoci di diventare ciò che siamo”.

Questo tour alla scoperta del vercellese, che si estende fino alla provincia di Novara, parte proprio dalla sede del ristorante che ha guadagnato il riconoscimento Michelin, quello dell’Hotel Cinzia, gestito e chiamato come la gentile e simpaticissima mamma dei Costardi Bros, e coinvolge i partner che contribuiscono con le loro eccellenze a rendere unica questa parte di Piemonte.

Dall’industria di posate leader nel settore per innovazione ed esportazioni in tutto il mondo, Sambonet, alla cantina sulle colline del Gattinara, Travaglini; dalla cantina Sperino a Lessona, alla Strada del riso con l’azienda Gli Aironi.

Sono i legami a rendere unica la nostra cucina – spiegano gli chef, sempre sorridenti -. Legami di sangue, di tradizioni e di colori, legami con la terra e fra gli ingredienti”. E questo rapporto simbiotico con le loro origini si percepisce in ogni cosa che fanno e in ogni piatto che producono: dai tatuaggi sulla loro pelle, che raccontano la loro storia, ma anche le peculiarità della zona (come le zanzare), alla rielaborazione in chiave Costardi Bros di piatti apparentemente semplici come il risotto che mangiavano dalle suore da bambini e che è valso loro la Stella Michelin.

Manuel e Christian, seppur diversissimi nell’atteggiamento e nel modo di approcciarsi alle cose (uno più timido e discreto, l’altro più istrionico ed espansivo), sono accomunati dalla storia di vita comune, dall’amore per i sapori tradizionali ma contaminati dai profumi orientali, dalla precisione nella scelta delle materie prime e dalla passione per la loro terra.

Il “legami tour” è stato fortemente voluto per valorizzare un territorio che ha molte potenzialità e per far scoprire alla stampa nazionale e internazionale, e di riflesso a tutti, la qualità e le eccellenze con cui collaborano e da cui si servono.

Vercelli è da sempre capitale europea del riso, ma esiste una sinergia forte tra i palyers del territorio che si percepisce nei rapporti confidenziali e familiari che fa sì che il riso sia solo una delle componenti di un progetto culturale, enogastronomico ed economico di più ampio respiro.

Una degustazione di vini nelle cantine locali può essere un’esperienza visiva, elegante, raffinata e carica di visione sperimentale che esula dai confini europei, come nella maison Travaglini, oppure può essere vissuta in chiave più familiare e frendly come accade se si ha la fortuna di essere ospiti di Luca De Marchi, della cantina Sperino, che unisce alla profonda conoscenza per le vigne e i vini, la passione per la filologia romanza e che trasforma ogni assaggio in un’esperienza culturale e ironica indimenticabile. 

Tra un bicchiere di ottimo nebbiolo e un cucchiaio di Mostarda di Biella si può ammirare una quercia secolare, così grande ed imponente da essere stata mappata.

Il filo conduttore di questo viaggio in una realtà a due passi da Torino, seppur così diversa, secondo gli chef Costardi è la natura stessa del luogo. Proprio a Vercelli infatti nel 1856 fu fondata quella che sarebbe diventata un’azienda leader a livello mondiale nella realizzazione di pentole e posate: la Sambonet.

Christian Costardi elogia in modo quasi viscerale la passione per gli utensili da cucina: come i ferri per un chirurgo. Non a caso ha tatuato sulle braccia due cucchiai da portata e la sua brigata è dotata di un grembiule del tutto unico: un perfetto mix tra la tuta dei fratelli Mario e Luigi Bros e quella dei Minions (di cui Christian è appassionato).

E proprio come un meccanico che si rispetti, nei taschino della loro divisa ci sono i “ferri del mestiere”, come le pinze per assaporare la loro eccezionale Triglia in Oriente.

La materia prima di qualità, secondo gli chef, deve essere rispettata e non ha bisogno di essere involgarita con troppi ingredienti e artifizi. E il loro risotto al pomodoro in barattolo ne è l’emblema. Nessun soffritto. Ma una capacità eccezionale di rendere eccellente e travolgente un primo “casalingo”. Il grande merito, però, che si riconosce ai due chef è quello di aver saputo unire la tradizione all’innovazione sperimentale.

E nascono così i dolci salati di Manuel, come “l’Accidia”, un’insalata e contemporaneamente un dolce che crea un’esplosione di sapori e freschezza al palato in grado di rinnovarsi ad ogni assaggio.

Manuel e Christian, che pur nella loro lunga carriera hanno viaggiato molto, sperimentato, ottenuto importanti riconoscimenti e successi professionali sono rimasti semplici, spontanei e accoglienti. Riconoscenti al luogo e alle persone che collaborano con loro, hanno in progetto anche per il prossimo autunno nuove esperienze in tour per far conoscere e brillare la loro pianura vercellese, che omaggiano ogni giorno proponendo piatti come il Crock (quando il passato del fritto alla piemontese diventa futuro, dopo essere passato dalle loro sapienti mani).

Sono giovani, ma conoscono e rispettano le loro origini. Sono innovativi e curiosi di sperimentare. Sono autentici e versatili. Hanno idee innovative e vogliono condividerle per migliorare il territorio.

Sono i Costrardi Bros e non si può che augurare alla loro Stella Michel buon compleanno!

 

Laura De Bortoli

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Articolo pubblicato il 11/07/2019