Rubiana (TO). Velo- Art, un binomio di Arte e Meccanica

La mostra sulle “origini” della velocità

Immersi come siamo in una realtà frenetica e in costante movimento, cogliere pregevoli e importanti occasioni per rallentare può davvero essere un’occasione irripetibile.

Del resto i treni vanno presi quando transitano o, altrimenti detto, bisogna cogliere l’attimo. Specie quando questo attimo ci permette un tuffo nel passato, alla riscoperta dell’epoca in cui velocità e automazione erano “solo” sinonimo di motori ausiliari a rullo e a catena.

Velo-Art – Il micromotore nella cultura italiana, mostra organizzata dal Comune di Rubiana, vuole tendere un ponte fra Arte e Meccanica: partendo dall’assunto che Tecnica e Tecnologia altro non sono se non manifestazioni artistiche, ovviamente con ricadute tangibili di utilità pratica. Qui di seguito pubblichiamo pertanto il Comunicato Stampa redatto da Fabio Otta, con maggiori informazioni in merito.

Perché, come asseriva Filippo Tommaso Marinetti, “l’Arte è per noi inseparabile dalla vita”: è la vita è il movimento costante delle cose in continuo divenire.

 

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Saranno due giornate dedicate all’arte in tutte le sue sfaccettature quelle che si terranno a Rubiana Sabato 13 e Domenica 14 Luglio con la mostra Velo-art. Il micromotore nella cultura italiana all’interno dei locali della Pinacoteca comunale Francesco Tabusso. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione comunale che tende a valorizzare una parte specifica dei rapporti intercorsi tra il mondo della pittura e quello della meccanica, a scavalco tra artigianato e industria. L’esposizione verterà intorno a diversi modelli di velocipedi con motori ausiliari a rullo e a catena risalenti agli anni compresi tra il 1930 e il 1960, accompagnati da alcune opere di artisti contemporanei che hanno affrontato il tema della velocità. Si tratta, inoltre, di un viaggio nel passato, nell’Italia del ventennio fascista e del secondo dopoguerra, per ricostruire i primi passi di un prodotto che si è diffuso su larga scala in tutto il Paese, costituendo tra il ’48 e il ’58 il principale mezzo di trasporto per gli spostamenti rapidi prima dell’avvento dell’automobile. Per maggiori informazioni, si invita a contattare il curatore dell’allestimento al numero 338 – 40.26.256.

Fabio Otta

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Articolo pubblicato il 11/07/2019