Torino - Il Volto delle emozioni alla Mole Antonelliana

Cinque secoli di dialogo tra l’arte della rappresentazione e l’ arte della recitazione. La mostra è un’occasione per visitare la preziosa collezione della fisiognomica unica al mondo. Aperta per la prima volta l’Orecchia della Mole

Per tutto il periodo dell’estate e il periodo autunno inverno, fino all’Epifania 2020  al Museo Nazionale del Cinema di Torino ci sarà un evento particolare, da mercoledì 17 luglio 2019  apre al pubblico (in occasione del World Emoji Day) una grande mostra dedicata alla fisiognomica e al volto umano ritenuto lo specchio dell’anima e delle emozioni. Il progetto #FACCEMOZIONI, 1500-2020; dalla fisiognomica agli emoji”,  curato da Donata Pesenti Campagnoni (Conservatore e curatore capo Museo Nazionale del Cinema) e da Simone Arcagni, vi si racconta gli ultimi 5 secoli di storia e di questa pseudo coscienza. Un percorso emozionante tra maschere e sistemi di riconoscimento facciale che conferma  ancora una volta come il volto sia il più importante luogo di espressione dell’anima dell’essere umano.

Nel percorso espositivo  si contemplano 180 opere, che inglobano 82 riproduzioni fotografiche, 55 opere originali che vanno dagli  nove elmi ( provenienti  dalla collezione dell’Armeria Reale di Torino) ai  volumi del 1500, alle istallazioni di artisti contemporanei, 43 tavole tratte dalla collezione fisiognomica del museo, si aggiungono poi ancora 42 montaggi, quattro app e otto istallazioni.

Partendo dall’Aula del Tempio , e poi  proseguendo su per la Rampa Elicoidale , il visitatore sarà coinvolto in quel lungo affascinante racconto che collega il catalogo del napoletano Giovan Battista Della Porta, e il pastore di Zurigo  Johannn Caspar Lavater( che hanno dato vita a un vero e proprio catalogo dei “tipi umani che stabilisce una correlazione tra il carattere della persona e la sua fisionomia, in particolare del volto),  allo studio dei volti del primo pittore del Re Sole , Charles Le Brun.

Ai vetri per lanterna magica  alle faccine (o emoji )ai manuali per l’attore - di teatro prima e di cinema poi -, alla tecnica del morphing, ai più avanzati software di face tracking o alle opere di artisti contemporanei che esplorano il volto e le emozioni. Durante la visita si può  ammirare la superficie interna della cupola della Mole Antonelliana  detta il “volto” della Mole che a intervalli regolari prevede la proiezione dei primi piani delle icone della storia del cinema. Arrivati alla fine della rampa, per la prima volta il pubblico potrà accedere allo spazio espositivo denominata l’Orecchia, cioè la stanza laterale della Mole che rievoca l’orecchio di un volto, quindi si può ascoltare l’istallazione  “Organum pineale”, una rappresentazione sonora delle passioni.

La mostra è accompagnata da un volume:”Il volto delle emozioni. Dalla fisiognomica agli emoji, edito da Silvana Editoriale (pp.159 ill. Foto copertina) con una introduzione di Sergio Toffetti (Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino) e saggi di Donata Pesenti Campagnoni, Patrizia Magli, Armando Petrini, Federica Mazzocchi, Gabriele Vacis, Laurent Mannoni, Silvio Alovisio, Claudia Gianetto, Mariapaola Pierini, Grazia Paganelli, Alfio Bastiancich, Enrica Pagella, Irene Calderoni, Andrea Valle, Nicoletta Leonardi, Piero Bianucci, Simone Arcagni.

Per tutto il giorno di  Mercoledì 17 luglio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14,30 alle 18,30 si potrà entrare a visitare la mostra ad 1 euro, e  sarà possibile posare con le cinque emozioni protagoniste del film “Inside Out” interprete dai Cosplayer, ed essere immortalati e portarsi a casa una fotografia ricordo dell’evento. 

In contemporanea il 17 luglio verrà inaugurata alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo  una mostra di Paolo Cirio “Esposed”, curata da Irene Calderoni    e resterà disponibile al pubblico fino a domenica 29 settembre 2019. Il lavoro  artistico di Paolo Cirio (che vive a New York ma è nativo di Chieri) indaga le strutture di potere che caratterizzano la nostra epoca, in cui le dinamiche dei flussi informativi influenzano politica ed economia così come le vite degli individui.

Dal 25 settembre 2019  al 6 gennaio 2020 la mostra si amplia  con   un’ulteriore iniziativa  verrà ospitata al piano dedicata all’Archeologia del Cinema una sezione dedicata a Cesare Lombroso,  la mostra :”I 1000 volti di Lombroso”, sarà curata da Cristina Cilli, Nicoletta Leonardi, Silvano Montaldo e Nadia Pugliese,e in questa occasione verrà presentata per la prima volta una selezione di fotografie appartenenti al fondo fotografico dell’archivio del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”. .

Per informazioni orari tel. +39 0118138.563

 

 

 

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Articolo pubblicato il 16/07/2019