Gualdo Tadino (Perugia) - Capolavori della figurazione contemporanea

Settanta opere di quaranta artisti provenienti dalla prestigiosa collezione di Massimo Caggiano, in una mostra curata dai critici d’arte Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi

La chiesa monumentale di san Francesco a Gualdo Tadino, luogo di spirito arte con un allestimento particolare ospita una mostra dal titolo:”La stanza segreta”, formata da 70 capolavori  di 40 artisti, il meglio della figurazione contemporanea provenienti dalla collezione di Massimo Caggiano (collezionista designer per vocazione), il tutto curato dal professore critico d’arte Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi.

La mostra patrocinata dal Comune di Gualdo Tadino, dell’Ambasciata Britannica di Roma, dall’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, sarà disponibile al pubblico  fino al 27 ottobre 2019,  ed è accompagnata da un catalogo edito da Carlo Cambi Editore (pp.102 illustrazioni colori € 25.00).  

“Iniziai a comprare quadri nei primi anni Ottanta - così scrive Massimo Caggiano - , scegliendo quelli che trasmettevano  colore e piacere visivo: ciò avveniva soprattutto nei luoghi di villeggiatura”. Il noto collezionista  ha messo insieme una delle raccolte d’arte contemporanea più significative e rappresentative soprattutto per l’Italia( ma non solo) degli ultimi trent’anni di pittura e scultura d’immagine, sia per la qualità delle opere scelte sia per l’ampiezza del panorama artistico, anche internazionale.

Il Professor Vittorio Sgarbi nell’esauriente saggio del volume:”Ho in mente una storia dell’arte contemporanea, non da scrivere ma da vedere; ho in mente una collezione, un museo, una raccolta dove stanno dipinti e sculture scelte per quello che sono, per come sono fatti, per la loro evidente qualità”.

Catia Monacelli (Direttore del Polo Museale Città di Gualdo Tadino) nella presentazione della mostra:” Una collezione incentrata sulla figura intesa, come espressione della molteplicità dell’Essere e del vivere. I volti raffigurati sono sia sguardo verso il mondo sia sguardo interiore dell’anima”.

Una mostra che vale la pena visitare anche se  il tema trattato e ancora  poco conosciuto, ma entrando a contatto con questa selezione di capolavori a firma di alcuni dei più importanti nomi del ritorno della pittura e della scultura nella storia dell’arte italiana e internazionale degli anni Ottanta del XX secolo, saremo subito attratti e affascinanti dalla bellezza, del forte messaggio che quest’arte trasmette, come il Polittico ”Pscicostasia” dello spagnolo Dino Valls (gigante dell’arte di figurazione contemporanea) con l’opera che   ha la forma di un doppio crocifisso, che richiama la scuola toscana del XIII secolo – esempio Cimabue e Giotto -  con al centro i corpi e i volti acerbi di due gemelle siamesi in equilibrio, che incarnano il ruolo di bilanciere tradizionale attribuito all’Arcangelo Michele , nell’atto  di pesare in una mano un putto - la testa di un bambino sopra un uccello morto in un piattino - e nell’altra il capo reciso di un adulto, ferito nel mezzo della fronte. Il polittico di  Dino Valls da una risposta ai tanti segreti che da secoli turbano i pensieri dell’uomo, si interroga sul destino dell’individuo e dell’umanità.

Sempre Catia Monacelli scrive:“Volti e corpi come armonia dell’Essere e allo stesso tempo, come inquietudine  dei secoli XX e XXI”. L’arte da sempre, quando è vera profonda, è in grado di provocare sentimenti incredibilmente contrastanti.

Descrizione foto:

Foto copertina catalogo “Dino Valls, Caerulea(particolare) 2005

Foto 1 Stefano di Staso 1982 “Presso antiche acque”olio su tela, 200x250

Foto 2 Dino Valls “Psicostasia  2005, olio su tavola 218x280 cm

Foto 3 Lithian Ricci 1996 “Nel cuore del giardino” olio su tela 120x150 cm

Foto 4 Carlo Bertocci“Guardare lontano “2009 olio su tela 120x95 cm

Foto 5 Dino Valls”Lectio”2006 olio su tela 25x25 cm

Foto 6 Valentina Cipullo 2007 “Memoria” olio su tela 100x100cm

Foto 7 Paolo  Schmidlin “Madame Wong fantasma cinese” 2009-2016, bronzo patinato e dipinto, 37x32x26 cm

 

 

 

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Articolo pubblicato il 18/07/2019