Patrizia Zara, la realtà quotidiana trasformata in arte, gioia e serenità

Patrizia Zara è nata a Magenta (Milano) ed ha conseguito la Laurea in Scenografia (con lode) presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha preso parte ad esposizioni personali e collettive, ed alcune delle sue opere sono in collezioni private.

Patrizia Zara attraverso i suoi quadri vuole dare al mondo una carica di ottimismo, di gioia , di serenità. Nella sua ultima serie di opere “A portata di mano”, rappresenta  i  prodotti biologici dell’orto,   nella carta di giornale che richiama i titoli dei quadri ,  per renderli attuali, considerato che si tratta di pagine di giornali contemporanei.

L'artista ci suggerisce di cercare costantemente la bellezza di cui abbiamo intimamente bisogno e ci insegna a trovarla nelle cose più semplici, ed è poesia della quotidianità.

Patrizia Zara ha  un sito e-commerce per la vendita delle sue opere: www.patriziazarapittrice.com.

Ha partecipato da poco con la sua opera “A portata di mano” alla collettiva del Museo MIIT di Torino per l’INTERNATIONAL ART FESTIVAL - ART SAVE THE PLANET 2019 – IMAGINE NEW WORLD. Quest'opera che vuole essere il simbolo degli orti urbani sui tetti, è stata così commentata  da   Guido Folco, Presidente Editore-Direttore-Fondatore del mensile internazionale “Italia Arte” nonché Direttore, Fondatore e Curatore del Museo MIIT di Torino e del CDA Centro Documentazione Artistica del MIIT, Presidente Galleria Folco, Giornalista professionista, Storico e Critico d’arte:

“Patrizia Zara al Museo MIIT di Torino con una delle sue opere molto particolari, riconoscibilissime. Questo è sicuramente uno dei punti a favore di questa brava artista. E' un'opera tra il Pop e l'onirico con qualche traccia di Iperrealismo. Si distingue per riuscire a collegare vari stili, varie visioni della realtà in maniera molto particolare e con una tecnica direi eccezionale. Patrizia Zara è riuscita a fondere un'atmosfera surreale, un'atmosfera sognante, con uno dei temi principali della contemporaneità che è quella del consumismo, che è quella della natura, del recupero di questa bellezza dell'Universo che l'Uomo sta cercando in tutti i modi di distruggere. Patrizia Zara con la sua arte cerca di ammonirci e di farci ricordare come la bellezza del mondo debba essere salvata, e l'arte può anche aiutare in questo”.

Cinquant’anni anni fa lo sbarco sulla Luna è il tema che ricorre in questi giorni e ricordiamo a tal proposito la sua opera “Pensiero ribelle” (in foto) che prende ispirazione da “La voce della Luna” di Federico  Fellini.

 

 

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Articolo pubblicato il 26/07/2019