Regione Piemonte. Stop al degrado dei suk

Approvato in consiglio regionale l’odg della maggioranza.

Finalmente dopo anni d’incuria e rimpalli di responsabilità tra quanti a livello istituzionale dovrebbero occuparsi e risolvere l’annoso problema dei suk, una presa di posizione chiara ed inequivocabile arriva dal consiglio regionale.

Nelle seduta di giovedì scorso è stato approvato a maggioranza l’Odg. proposto come primo firmatario dal capogruppo di FdI Maurizio Marrone, sottoscritto dai gruppi Lega e Forza Italia, che chiede alla Giunta regionale di modificare la normativa in vigore sul commercio ambulante eliminando la parte, introdotta dalla passata amministrazione, che esclude “l’attività di vendita svolta nell’ambito dei progetti comunali finalizzati al contrasto alla povertà e all’esclusione sociale” dal rispetto delle norme che regolano le vendite occasionali su area pubblica.

Per il capogruppo Marrone questa clausola di salvaguardia “salva suk” va eliminata per contrastare una piaga che tiene in ostaggio soprattutto l’area torinese di Borgo Dora e poi il Balù Green, che l’amministrazione comunale ha espresso intenzione di trasferire dietro il cimitero monumentale: “questa è l’area più preoccupante perché il Comune pensa a una stabilizzazione. Occorre smettere con la tolleranza a questo fenomeno, le regole devono essere rispettate da tutti perché altrimenti intere parti della città vengono regalate scientificamente al degrado, alla malavita organizzata che si infila in queste situazioni”.

Respinto invece l’ordine del giorno che voleva salvare i mercati di libero scambio, presentato dal consigliere Marco Grimaldi (Luv) e sottoscritto dal gruppo Pd, che ha ricordato come il libero scambio, il mercatino nato all’interno del Balon, sia visitato da migliaia di persone nei fine settimana e svolga un ruolo di carattere sociale e di sostegno all’economia circolare, riconosciuto persino dalla Prefettura. “Definire quelle attività illegali, in zone di forte tensione sociale, significa dare quegli spazi in mano alla criminalità organizzata e portare insicurezza, ma di certo è impossibile vietare per legge la povera gente”, ha aggiunto il capogruppo Luv.

Respinto anche l’atto di indirizzo che aveva come primo firmatario Domenico Ravetti, presidente del gruppo Pd, che era incentrato sulla correttezza della delibera 12/2018 contestata dall’odg Marrone.

Non c’è dubbio che questa esperienza, che altrove è svolta in modo consono e rispettoso per i residenti, sia  nata sotto i migliori auspici, ma il disinteresse della sindaca e della giunta nei conforti delle legittime aspettative dei residenti, ha contribuito ad incancrenire il problema ed a richiedere misure definitive.

Ciò che emerge dalle querelles degli ultimi mesi è che Chiara Appendino non è in grado o non vuole dare disposizioni ai suoi collaboratori affinchè le attività esercitate si limitino in spazi assegnati e senza arrecar disturbo ai residenti.

Nel corso della discussione, a prescindere dalla recriminazioni, è stata formulata un’indicazione riflessiva da parte di Mario Giaccone, capogruppo Monviso; “Non è perché non riusciamo ad applicare le regole stabilite che le sopprimiamo”, ha affermato  Giacone “Vengano convocate tutte le parti coinvolte per evitare situazioni conflittuali. Vanno applicate le delibere emanate, non rimosse le regole. Gli organi preposti devono mantenere l’ordine e operare affinché non si verifichino abusi, per quanto la situazione sia articolata e difficile”.

L’assessore al Commercio, Vittoria Poggio, ha espresso parere favorevole all’accoglimento di quanto richiesto dall’ordine del giorno Marrone, ritenendo che sia importante far rispettare le regole senza deroghe ad hoc. Per l’assessore il persistere di situazioni d'illegalità rischia di rendere alcuni quartieri ancora più poveri e degradati.

Anche l’assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca ha manifestato parere favorevole ricordando che ciò che succede al suk è chiaramente illegale e che la Giunta l’avrebbe liberato comunque, prevedendo interventi in tempi strettissimi.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia si è dichiarato soddisfatto per come si è svolto il dibattito, dopo alcune tensioni emerse nei giorni scorsi, e ha espresso l’intenzione di convocare a settembre la Commissione per il regolamento per chiarirne alcuni aspetti.

Il dibattito in consiglio è percepito con sollievo da parte dei residenti e rassegnazione, se non sconforto da alcuni operatori del mercato di San Pietro in Vincoli. Il ruolo della regione, di concerto con quanto disporrà l’amministrazione Civica, potrà davvero dar avvio a un nuovo corso, tutto ancora da scrivere.

L’aspetto imprescindibile è che il degrado venga bandito e non trionfi  il sudiciume, la violenza od il malaffare, ma il rispetto del cittadino e della convivenza civile.

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Articolo pubblicato il 03/08/2019