In Piemonte è stata riaperta l’antica tratta tra Torino e l'astigiano con treni a vapore, in modo da riscoprire la cultura del paesaggio e dei borghi antichi.

Oltre 200mila viaggiatori hanno viaggiato così nell’ultimo triennio, con un trend di crescita del 45%.

Sono questi, ad oggi, i numeri del turismo ferroviario in Italia, indice di una elevata richiesta di proposte legate alla mobilità dolce da parte di turisti che scelgono di viaggiare a bordo di un treno d’epoca.

La nuova linea ferroviaria, Torino-Calamandrana, rientra anch’essa nel progetto di Fondazione FS “Binari senza Tempo”, finalizzato al ripristino di antiche tratte in disuso destinandole al traffico di treni storici e turistici. 

Si tratta della quarta linea riattivata in Piemonte (su un totale di dieci in tutta la penisola), dopo Ferrovia della Valsesia, fra Vignale e Varallo Sesia (2015), la Ferrovia del Tanaro, fra Ceva e Ormea (2016) e la Ferrovia del Monferrato tra Asti, Castagnole delle Lanze e Nizza Monferrato (2018). 

Circa 600 i chilometri di binari recuperati all’esercizio turistico con l’obiettivo di sviluppare un nuovo turismo lento e pienamente sostenibile.

Il primo viaggio è avvenuto il 4 agosto, ma l’attività proseguirà nel corso di tutta l’estate, con questi orari.

Partenza da Torino alle 8,40 e fermate intermedie a Torino Lingotto (8.48), Asti (9,55), Nizza Monferrato (10,29) con arrivo a Calamandrana (Asti) alle 10,40 circa.

A tragitto ultimato, il programma prevede la visita della storica fiera del bestiame, giunta alla 60esima edizione, e delle cantine Cavallotti, tra le più antiche del centro storico di Calamandrana.

Una bella iniziativa alla riscoperta del ricco patrimonio culturale e paesaggistico che le aree dell’astigiano possono vantare, tra cui i panorami vitivinicoli intorno a Canelli e le distese di Barbera intorno a Nizza Monferrato.