Dopo quella dei cervelli, la fuga dei piedi

Kean all'Everton e Cutrone al Wolverhampton: i giovani giocatori italiani all'estero

Da anni si parla di quanti giovani laureati, non trovando spazio e retribuzioni adeguate in Italia, abbiano deciso di emigrare all'estero, impoverendo il nostro Paese di quelle capacità di cui avremmo bisogno e che tra l'altro ci sono costate in termini di formazione, andando poi ad avvantaggiare la ricerca e lo sviluppo di altre Nazioni.

Nel calcio, benché qui spesso siano più le Società a mandarli via per lauti compensi, la fuga dei giovani promettenti giocatori italiani è all'ordine del giorno, e così i due under 21 Cutrone e Kean si sono ritrovati in viaggio per Evertoon e Wolverhampton.

Iniziamo dalla Juventus. La Società bianconera aveva tra le mani un promettente attaccante, giovane, nazionale, a costo zero poiché cresciuto nella Primavera della squadra. Tenendo conto che giovatori quali Mandzuckic e Ronaldo sono ben oltre i 30 anni, forse non sarebbe stata una cattiva idea far giocare il giovane Kean in prima squadra o al limite imprestarlo per farlo crescere altrove: invece si è deciso per la vendita vera e propria.

Cutrone, poi, è un caso più unico che raro. Da alcuni anni al Milan, si è visto surclassare prima da un evanescente Higuain e poi da Piatek, quando il giovane attaccante dell'under 21 avrebbe potuto avere maggior spazio, tra l'altro in una Società con problemi finanziari: anche qui si è scelta la strada della vendita.

La Juventus dunque investe su Ronaldo a fine carriera e l'Inter aspetta Dzeko 33enne della Roma, pur avendo il giovane Esposito in squadra e il 26enne Icardi.

Investire sui giovani, anche nel calcio, sarebbe una scelta per il futuro anche della Nazionale, che lo scorso anno ha saltato i Mondlali di calcio e avrebbe come non mai necessità di poter contare su una ampia scelta di giocatori nostrani.

Invece, l'esterofilia impera sovrana e così, per l'impellente necessità di poter vincere subito, cosa che tra l'altro non avviene da anni in Europa per i nostri club, sipunta sullo straniero costoso ma famoso.

Del Piero ha fatto la storia della Juventus quando la Società se l'era ritrovato gratuitamente dalla Primavera e puntando su di lui ha vinto ciò che sappiamo. Oggi i tempi sono cambiati e il nome blasonato scalda di più, tranne poi accorgersi, come il caso Ronaldo, che la Juventus la scorsa stagione ha vinto meno di quelle precedenti.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 07/08/2019