Giolitti - Il senso dello Stato

Alessandro Mella parla dell’ultimo libro dedicato al grande statista, scritto dal prof. Aldo A. Mola

Dico sempre agli amici impegnati in politica che non dovrebbero nemmeno iniziare senza aver letto le “Memorie” di Giovanni Giolitti od almeno una sua biografia.

 

Tra queste emerge l’ultimo volume del professor Aldo A. Mola il quale ha dedicato praticamente la sua intera esistenza allo studio di questa straordinaria figura. Attraverso molte tappe importanti, pubblicazioni ed opere scientifiche.

 

L’ultima di queste è da poche settimane nelle librerie. “Giolitti – Il Senso dello Stato” è un tomo fondamentale per la storiografia italiana.

 

Ricco di riferimenti, aneddoti ed episodi documentati, parallelismi e frammenti di grande storia. Documenti provenienti da archivi pubblici e privati, da enti e istituzioni e dal contributo prezioso della stessa famiglia Giolitti.

Il tutto disposto lungo un percorso corposo ma snello, piacevole da leggere, scorrevole ed armonico.

 

Dalle pagine del volume non esce solo la sterile biografia di un uomo politico di primo piano ma emergono i suoi pensieri, i valori, la personalità e l’umanità. Percettibli, specialmente, attraverso i passi delle migliaia di lettere inviate da Giolitti alla moglie, amatissima, Rosa Sobrero detta Gina.

 

Tra quelle righe si alternano lo statista con considerazioni d’alta politica e di grande lungimiranza ed il marito affezionato, lontano spesso da casa, con i pensieri proiettati alla quiete di Cavour (Torino), alla nostalgia per il distacco dagli affetti più cari. Una melanconia dolce attenuata dalla certezza assoluta di dover compiere il proprio dovere per il bene delle istituzioni.

 

Quella “macchina dello stato” che egli sta contribuendo in modo determinante e decisivo a costruire. In un paese ricco di risorse materiali e umane ma tormentato ancora da molte tensioni sociali e soprattutto unito da pochi decenni. Per questo, per fortificare il paese e rinnovarlo all’insegna dell’emancipazione delle classi più deboli, Giolitti non esita a riformare con energia quello che non funziona ed a conservare con tenacia ciò che invece offre garanzia d’efficacia ed utilità.

 

Non ha interessi personali, non si arricchisce, non aspira a grandi fortune private ma vive il servizio allo stato come missione e vocazione. Ogni suo pensiero ha, come ragionamento di base, il bene collettivo. Egli rivela una forte personalità, elemento indispensabile per ricoprire così alti ruoli, ma ne fa un uso formidabile ed abilissimo.

 

Certo non gli mancano i momenti di scoramento, di fronte alle trame più perfide della politica in particolare, ma sono momenti che affronta con energia, coraggio e saggia strategia. Non ha padroni Giovanni Giolitti, i suoi soli giudici sono gli elettori dai quali, del resto, non porta a casa che conferme ben meritate.

 

Leggere “Giolitti – Il Senso dello Stato” permette di scoprire il politico, l’uomo, il marito, il padre e l’idealista nel profondo. Permette di capire la genesi di molti problemi italiani ancora oggi percepiti e capire da dove provengono molte delle libertà e delle previdenze che diamo ormai per scontate.

 

Offre la possibilità di accedere ad un patrimonio morale formidabile che potrebbe, tranquillamente, fungere da utile esempio alla politica di questi tempi.

 

È forse questo il messaggio che, personalmente, mi ha più colpito.

 

Da questa figura possiamo ancora imparare ed attingere molto. Giolitti non è un passato remoto ma un patrimonio morale futuribile e proiettabile nell’avvenire. Ed in fondo ritengo che sia anche questo il messaggio che il professor Aldo A. Mola ha voluto mandare attraverso le pagine di questa sua opera di fondamentale importanza.

 

Leggerla aiuta a capire il paese, noi stessi e che vie prendere per un futuro migliore.

 

Alessandro Mella

 

Mola Aldo A.

 

GIOLITTI. IL SENSO DELLO STATO

 

Rusconi editore Collana: Biografie

 

Pagine: 656 - € 24:00 - Codice EAN 13: 9788818033359

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Articolo pubblicato il 10/08/2019