SI alla TAV al Senato, bocciata la mozione dei grillini. Maggioranza a pezzi?
Alberto Perino

SI alla TAV al Senato, bocciata la mozione dei grillini. Maggioranza a pezzi?

Nei giorni scorsi erano state diffuse le ipotesi più disparate da parte dei partiti che pur favorevoli alla TAV avrebbero escogitato deplorevoli alchimie pur di distinguersi. Invece il buon senso ed il realismo politico hanno  avuto la prevalenza. I favorevoli hanno votato compatti, determinando l’isolamento dei grillini e della estrema sinistra.

 

Nei fatti il Senato ha approvato la mozione del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti. Al termine del voto un esilarante Toninelli ha dichiarato: 'Ho votato No, avanti sereno'.

 

La mozione del M5s contraria alla Tav è stata bocciata dal Senato con 181 no, mentre i voti favorevoli sono stati 110.

A prescindere dalla dichiarazioni a caldo, staremo a vedere se ci saranno ripercussioni immediate sulla navigazione del governo. Nei giorni scorsi era apparso chiaro che Di Maio e la stessa Appendino avevano abbandonato le velleità dei loro irriducibili, ad iniziare da Alberto Perino che sigilla così l’inutilità della sue farneticazioni ad iniziare dalle tavanate antimilitariste degli anni ’60.

Il 70% degli italiani, secondo un recentissimo rilievo sono a favore della TAV, senza distinzione di appartenenza politica. In Piemonte lo sapevamo già sin dallo scorso Novembre quando, dopo un voto oltraggioso del consiglio comunale contro la TAV, l’ardimentoso Mino Giachino si era assunto la responsabilità di convocare oltre 30000 cittadini in piazza, ottenendo un successo mai visto, poi seguito dalle professioniste appellate madamine.

Per la cronaca un reggicoda di Forza Italia aveva cercato invano di censuralo, ma Mino aveva tirato dritto ed i fatti gli hanno dato ragione. Se poi Giachino non avesse portato dalla sua Matteo Salvini che non aveva sottovalutato il valore e l’entità della mobilitazione, forse  oggi non saremo giunti a questo risultato.

Intanto Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, confidando nell’esito positivo del voto parlamentare, aveva già convocato per venerdì 9 agosto, alle ore 14 presso la Sala Consiliare del Comune di Chiomonte una giunta monotematica sullo stato dell’arte dei lavori della Torino-Lione e delle opere di compensazione. Riunione aperta anche a coloro che si sono sempre battuti per la TAV a prescindere dalle ufficialità ed il cui contributo potrebbe risultare prezioso per supportare il ruolo essenziale che la Regione Piemonte svolgerà sino alla conclusione  dell’opera

Interverranno così Roberto Garbati, sindaco di Chiomonte; Mario Virano, direttore generale di Telt, promotore pubblico italo-francese della tratta transfrontaliera della Tav; Simonetta Carbone, Roberta Castellina, Patrizia Ghiazza, Adele Olivero e Mino Giachino, promotori delle manifestazioni SI TAV; Paolo Foietta, già commissario di governo della Torino-Lione. 

All’incontro sono stati invitati i Sindaci dei 17 Comuni che hanno sottoscritto il “Patto per il Territorio”: Bruzolo, Buttigliera Alta, Bussoleno, Caprie, Cesana Torinese, Chiomonte, Exilles, Giaglione, Gravere, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Salbertrand, San Didero, Susa, Torrazza Piemonte, Venaus. 

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Articolo pubblicato il 07/08/2019