Mense, opportunità per il “Mane in Piemonte”

Lo evidenzia la Coldiretti regionale: prodotti garantiti, tracciabili e genuini

Molto spesso alla mensa, specie se scolastica od ospedaliera, viene istintivamente associato un giudizio sulla qualità. È un giudizio che accomuna oltre un quarto degli italiani (26% nei più recenti sondaggi). La platea di utenti di questo servizio di ristorazione, per il solo comparto delle scuole dell'obbligo, ammonta a 380 milioni di pasti consumati all’anno (per due milioni e mezzo di studenti).

 

Sono, invece, molti gli investimenti qualitativi. Tra questi spicca il lavoro portato avanti da Coldiretti. L'organizzazione, nel nostro Piemonte, è stata pioniera, già quasi un decennio fa, nel far inserire all'interno dei capitolati delle mense le produzioni delle imprese agricole del territorio e delle cooperative associate a UeCoop, tanto che in varie mense scolastiche e ospedali si trova cibo di qualità come ortaggi, frutta, carne, latticini e prodotti dell'allevamento per una fornitura totale, nell'ultimo anno, di quasi 4 milioni di chilogrammi e un fatturato di circa 5 milioni di euro.

 

"Questo lavoro che abbiamo portato avanti in tutte le province, soprattutto in quelle di Asti, Cuneo e Torino, ci ha permesso di prendere contatti diretti con le Istituzioni pubbliche e con i centri di ristorazione per avviare concretamente la fornitura di diversi prodotti”, spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale.

 

L'obiettivo, seppur badando ad assicurare il miglior rapporto qualità/prezzo, è quello di dare attenzione alle categorie più deboli, di educare le nuove generazioni a mangiare il cibo di stagione e di privilegiare le realtà produttive locali, riducendo i troppi passaggi intermedi dietro i quali è più elevato il rischio di frodi, sofisticazioni e adulterazioni. A livello nazionale, siamo impegnati da anni nel progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie che partecipano a lezioni nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. Un’azione educativa confermata dal protocollo d’intesa siglato da Coldiretti con il Ministro della Pubblica Istruzione, Marco Bussetti, per diffondere la cultura di una corretta alimentazione.

 

Tutto questo al fine, continuano i responsabili della Coldiretti, “di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostituire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura. Auspichiamo, quindi, di allargare il raggio di azione in Piemonte e di inserire sempre nuovi prodotti da poter offrire a queste strutture assicurando la salubrità, la tracciabilità e la freschezza".

 

D.C.

 

(Immagine in copertina tratta da meteoweb.eu)

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Articolo pubblicato il 12/08/2019